La tecnologia, i social, l’elettronica e l’informatica sono diventati questa mattina protagonisti dell’esame di maturità 2015. Per lo scritto di italiano dal Miur agli studenti di quinta, oltre all’analisi del testo di Italo Calvino, al tema storico sulla Resistenza e ad altri argomenti di interesse artistico e culturale, è stato chiesto ai giovani che stanno affrontando l’esame di maturità di parlare, attraverso un saggio o un articolo di giornale, dei cambiamenti portati nella comunicazione dagli strumenti hi-tech: un argomento, quello di ambito tecnico scientifico che ha avuto molto successo, anche perché i giovani maturandi del 2015 conoscono bene la materia e sono loro stessi protagonisti di una nuova vita “sempre connessa”.
“Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’elettronica e dell’informatica ha trasformato il mondo della comunicazione, che oggi è dominato dalla connettività. Questi rapidi e profondi mutamenti offrono vaste opportunità ma suscitano anche riflessioni critiche”. Questo il titolo dello scritto di italiano di ambito tecnico – scientifico che migliaia di maturandi hanno scelto questa mattina in occasione della prima prova dell’esame di maturità.
Tra i documenti offerti ai ragazzi, un testo di Maurizio Ferraris tratto da “Dove sei? Ontologia del telefonino” e uno stralcio dell’articolo “Con smartphone e social è amore (ma dopo i 60 anni)” di Daniele Marini. A partire dalle citazioni di Ferraris come “Con il telefonino è defunta una frase come ‘pronto, casa Heidegger, posso parlare con Martin?’. No, il messaggio raggiunge – tranne spiacevoli incidenti – lui, proprio lui; e lui, d’altra parte, può essere da qualunque parte” e “Ci sentiamo soli, ma fino a non molti anni fa era sempre così, perché eravamo sempre senza campo, e non è solo questione di parlare” e da quelle di Marini come “La nostra è una società altamente ‘permeabile’, oltre che ‘liquida’, per usare la nota categoria introdotta da Baumann. Permeabile perché l’uso (e talvolta l’abuso) dei nuovi strumenti di comunicazione travalica i confini delle sfere di vita, li penetra rendendoli più labili” e “E’ sufficiente osservare alcuni modi di agire quotidiani per rendersi conto di quanto sia sempre più difficile separare i momenti e gli ambiti della vita. L’uso del cellulare anche quando si è a tavola con ospiti o in famiglia… Tutto ciò indica come gli spazi della nostra vita siano permeati dalla dimensione della comunicazione e dall’utilizzo delle nuove tecnologie”, i giovani hanno scritto saggi brevi o articoli di giornale che parlano, in fondo, soprattutto della loro stessa vita.
Cosa potevano desiderare di più semplice per l’esame di maturità gli studenti 2.0?