I volti noti della scena hack iOS, Steve Troughton-Smith, Saurik e Adam Bell, sono riusciti a violare Apple Watch su watchOS 2, eseguendo un’applicazione nativa sul dispositivo, come mostra il filmato pubblicato sul canale twitter @stroughtonsmith.
Il passo avanti rispetto a quel che promette Apple, è notevole. Attualmente, sebbene Apple pubblicizzi applicazioni native con watchOS 2, queste non risultano essere così “native” come alcuni sviluppatori desideravano, o prevedevano. Anche se, infatti, il codice logico girerà su Apple Watch (invece che solo su iPhone) l’accesso nativo all’interfaccia utente non è ancora consentita su watchOS 2. Ciò significa che framework come UIKit non possono essere utilizzati ancora per creare interfacce grafiche realmente personalizzate. Ed allora, gli sviluppatori devono attualmente fare affidamento sulle stesse tecniche utilizzate con le app WatchKit, che ruotano attorno a sequenze di immagini per creare effetti più complessi. Nel video demo rilasciato dagli hacker, il team dei tre sviluppatori è riuscito a ottenere un oggetto completamente interattivo in 3D in esecuzione sull’indossabile Apple utilizzando il framework SceneKit di Apple.
Nella dimostrazione, SceneKit viene utilizzato solo come esempio, ma qualsiasi UI framework disponibile per gli sviluppatori su iPhone e iPad risulterebbe così accessibile. Non è comunque la prima volta che gli hacker riescono nell’impresa, dato che già in passato Comex aveva realizzato qualcosa di simile sul primo Watch OS.
A breve, comunque, il terzetto di hacker pubblicherà le informazioni tecniche su come si è arrivati al risultato attuale, il che significa non solo battere nel merito watchOS 2, ma anche sul tempo: la nuova versione del sistema operativo dell’orologio, dovrebbe essere rilasciata in autunno e richiederà di essere abbinato ad un iPhone con iOS 9.