Il CEO di Apple Tim Cook guadagna varie posizioni in alto nell’annuale classifica dei migliori amministratori delegati USA stilata da Glassdoor, società che si occupa di job searching. Il CEO di Apple guadagna otto posizioni rispetto allo scorso anno e ora è per la prima volta nella top 10.
Ne parla Computerworld spiegando che l’indice di gradimento di Cook è pari al 94% tenendo conto di punteggi assegnati da ex e attuali dipendenti della Mela tra aprile 2014 e aprile 2015, migliorando del 2% il punteggio complessivo rispetto allo scorso anno.
Tra i nomi noti nella top 10, abbiamo: Larry Page di Google (al primo posto con il 97% d’indice di gradimento) e Mark Zuckerber di Facebook (al quarto posto con il 95%). Altri CEO di aziende che si occupano di tecnologia nella top 50 sono: Brian Krzanich di Intel (39° posto con il 91%) e Shantanu Narayen di Adobe (47° posto con l’89%). Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, non è presente nella top-50 ma è ad ogni modo molto più gradito (81%) rispetto al suo predecessore (Ballmer nel 2013-2014 aveva ottenuto un indice di gradimento del 39%).
“La luna di miele è finita per Nadella” dice Scott Dobroski, perito di Glassdoor che ha analizzato i dati in questione. Il gradimento “sta iniziando ad affievolirsi”, dice ancora, evidenziando che nel primo trimestre dell’arrivo di Nadella in ufficio il suo indice di gradimento era lievemente superiore rispetto a ora. Il punteggio di Nadella è stato probabilmente influenzato dalla decisione di licenziare 18.000 dipendenti frutto dell’acquisizione del business Nokia. Altro elemento che ha giocato a sfavore di Nadella è probabilmente la gaffe dello scorso anno con la poco felice uscita sul ruolo femminile nell’impresa. Nadella parlando in un convegno aveva riferito che le donne non devono richiedere aumenti di stipendio e avanzamenti di carriera ma “fidarsi del karma”. “Non si tratta di chiedere un aumento”, aveva detto “ma di sapere e avere fiducia che sarà il sistema a conferire il giusto aumento”. Nadella ha successivamente riconosciuto che le sue dichiarazioni erano state un po’ leggere e che le parole scelte potevano far sembrare sessista il suo ragionamento.