Gli sviluppatori che all’interno di Apple sviluppano Final Cut incontreranno a Cupertino un gruppo di utenti il giorno 26 giugno. È un evento insolito per Apple spiega il blogger Alex4d ed è una delle prime volte che il ProApps team all’interno della Mela invita gli utenti del software in questione nel quartier generale. Livinia Smith, event marketing manager di Future Media Concepts che ha organizzato l’evento spiega che quando l’idea è stata proposta ai manager di Cupertino questi hanno capito il valore del poter interagire con gli utenti di Final Cut e accettato volentieri di ospitare i partecipanti in una sala conferenze presso la sede di Apple.
Final Cut Pro X e le applicazioni “companion” Compressor e Motion hanno ottenuto un discreto successo in questi anni ma Apple non ha finora sentito l’esigenza di discutere pubblicamente con la comunità degli utenti contrariamente a quanto già fanno ad esempio Adobe e Avid, software house che producono applicazioni concorrenti di Final Cut Pro.
Queste ultime due sono molto attive nell’evidenziare sui rispettivi siti web casi reali con esempi di come sono usate le loro applicazioni, con post su blog ad hoc, tweet e dettagli su facebook di membri dei rispettivi team di sviluppo. Nei forum di supporto tecnico spesso si evidenziano contribuiti da parte di ingegneri sviluppatori e se un piccolo gruppo organizza un meeting su, ad esempio, Premiere Pro, non manca a questi appuntamenti gente come Al Mooney (a capo del video editing product team in Adobe) per promuovere la sua creatura.
Negli ultimi anni una parte di Apple ha cominciato a interagire di più con il resto del mondo. Lo scorso anno, ad esempio, per il lancio del nuovo linguaggio di programmazione Swift, è stato creato un blog ad hoc. Tutti quelli che visitano forum online per parlare di Adobe Premiere Pro CC, Avid Media Composer e Final Cut Pro X sanno che le osservazioni e le critiche più dure e costruttive a molte delle applicazioni sono di chi usa questi software giornalmente. La combinazione di una cultura consolidata di segretezza da parte di Apple, la necessità per molti versi di non condividere troppe informazioni, e l’impossibilità spesso di dialogare pacificamente con molti utenti online rende difficilmente cambiare il modo di operare di Apple, ma qualcosa sembra ad ogni modo muoversi.