Apple ha l’obiettivo di arrivare a 100 milioni di abbonati per il nuovo servizio Apple Music, il doppio dei suoi concorrenti principali messi insieme. Lo riferisce The New York Times dopo aver intervistato una fonte a conoscenza dei piani di Cupertino in campo musicale. “iTunes ha cambiato il modo con il quale gli appassionati di musica acquistano brani e album preferiti, rimpiazzando i CD con i download digitali. Ora la Casa degli iPod e degli iPhone vuole ritagliarsi un ruolo guida nella rivoluzione già in atto con un nuovo servizio a pagamento di musica in streaming che sarà lanciato questa estate”.
Lo scorso anno Apple ha acquisito il produttore Beats e il suo servizio di musica in streaming per 3 miliardi di dollari ma da informazioni degli editori confermate dai dati sul tracking delle royalty analizzati dalla società Audiam mostrano che Beats Music aveva a dicembre solo 303.000 abbonati negli USA, contro i 4.7 milioni di abbonati a Spotify, attuale leader di mercato. Apple non ha al momento annunciato nulla ma persone che sarebbero a conoscenze delle manovre in corso, affermano che Cupertino ha piani ambiziosi: 100 milioni di abbonati per un servizio che costerà 10 dollari al mese e competerà con servizi simili quali Spotify e Rhapsody. Gli utenti di Beats saranno traghettati verso il nuovo servizio e agli utenti che acquistano brani su iTunes verrà proposto l’abbonamento Apple Music come opzione.
“Sono arrivati tardi nel settore dello streaming” spiega Van Baker, analista di Gartner che ad ogni modo afferma che Apple può ancora farcela semplificando le procedure di accesso agli utenti del nuovo servizio. Il bacino di utenti potenziali è enorme: basta pensare che solo nell’ultimo trimestre Apple ha venduto 61 milioni di iPhone.
Se Apple dovesse riuscire nella sua impresa di raggiungere i 100 milioni di utenti, il risultato sarebbe stratosferico. In termini pratici, come accennato in apertura, Cupertino conquisterebbe il doppio del mercato dei suoi concorrenti. Come spiegano Brandon Bailey e Ryan Nakashima”circa 41 milioni di persone globalmente pagano per servizi in streaming quali Spotify, Deezer e altri secondo i dati dell’International Federation of the Phonographic Industry” evidenziando per la musica in streaming una crescita delle entrate del 39% rispetto allo scorso anno, pari a 1,6 miliardi di dollari, contro un calo dell’8% delle vendite di brani digitali via Internet (iTunes Store incluso) che vanta un fatturato di 3,6 miliardi di dollari.
Per recuperare terreno nella musica in streaming e diventare un player di scala mondiale anche in questo settore finora trascurato, Apple punterà sul lungo periodo di prova gratuito, sulla potenza di fuoco del marketing, sull’integrazione e la spinta del proprio ecosistema e anche su una serie di funzioni e caratteristiche esclusive che saranno svelate questa sera.