La WWDC15, potrebbe passare alla storia non solo perchè per la prima volta Apple metterà mano ad un servizio storico e glorioso come iTunes, rivoluzionandolo, ma perchè per la prima volta Apple potrebbe debuttare nel mondo Android, rendendo l’applicativo per la musica, e il relativo servizio, disponibile anche su Google Play.
In realtà, già indirettamente, nei mesi scorsi, Apple era entrata a far parte dell’ecosistema Android, quando dopo aver acquisito Beats, continuava a mantenere l’app Beats Music sui dispositivi del robottino verde. E’ chiaro, però, che allora si trattava soltanto di non aver rimosso l’applicazione creata dal team Beats da Google Play, mentre con Apple Music si tratterà, non solo di creare un’app apposita per Android, ma anche si estendere un intero servizio musicale al sistema operativo di Google, integrandolo profondamente sui dispositivo concorrenti.
Il perché della superiore scelta appare evidente se si guarda alle motivazioni economiche, come riferisce il Financial Times: Apple Musics andrà a scontrarsi contro colossi del calibro di Spotify, e Apple ha necessità di acquisire un numero molto elevato di clienti, per riuscire a costruire un verso business che abbia anche un senso economico; secondo alcuni osservatori dovrebbe doppiare Spotify per avere lo stesso ritorno che ha da iTunes oggui. E quale il modo migliore se non gettare l’amo nel grande mare di iOS e Android? Di certo questa strategia non sarà l’unica per espandere il servizio Apple Music nel modo più rapido possibile, dato che secondo le ultime fonti la società di Cupertino potrebbe offrire, dopo essersi registrati al servizio, un periodo di prova gratuito di ben tre mesi, terminati i quali sarà assolutamente necessario pagare un canone mensile, che dovrebbe essere pari a 10 dollari circa. Insomma, Apple Music non sembra offrire un piano di abbonamento gratuito, seppur limitato nelle funzioni.
Maggiori informazioni, in ogni caso, arriveranno nelle prossime 24 ore, quando Apple darà finalmente inizio alla WWDC15.