Il prossimo aggiornamento Android, che presumibilmente prenderà il nome di Android M, potrebbe aprire definitivamente le porte, e in modo nativo, al sensore di impronte digitali, proprio come iOS ha fatto con il Touch ID per iPhone 5s e iOS 8 nel 2013. Non mancano, attualmente, dispositivi Android con tale sensore, ma in tutti i casi si tratta di software costruiti appositamente dal costruttore per supportare quel determinato smartphone. Con Android M, invece, Google potrebbe iniziare a supportare la tecnologia per il riconoscimento delle impronte digitali in modo nativo, aggiungendo codice apposito al nucleo di Android M, di cui se ne saprà di più durante l’evento I/O, in programma la prossima settimana.
Tali indiscrezioni sono apparse su diversi portali, come Buzzfeed e ArsTechnica, che hanno avanzato ipotesi circa la possibilità che gli scanner di impronte digitali diverranno hardware supportati nativamente da Android. In realtà, il rumor appare fondato e verosimile, dato che già in passato ci sono stati indizi in tal senso, provenienti dall’ex Ceo di Motorola, Dennis Woodside, che ha riferito come già Nexus 6 era stato originariamente concepito per accogliere una sorta di Touch ID made in Google.
Dopo l’I/O atteso per la prossima settimana, Google potrebbe rilasciare una versione di anteprima di Android M, proprio come ha fatto per Android L lo scorso anno. Tuttavia, nessun hardware di Google attualmente presente sul mercato dispone di un lettore di impronte digitali, così che una versione di anteprima del prossimo sistema operativo mobile non lascerebbe effettivamente spazio a test sul campo. Da qui l’ipotesi che Big G decida addirittura di rilasciare un nuovo hardware durante l’evento. Nelle settimane scorse si è parlato di un Nexus 5 versione 2015, con schermo più piccolo rispetto a Nexus 6, prezzi più contenuti, e prodotto in collaborazione con Huawei. Entro pochi giorni si avranno novità ufficiali.