Anche se i due colossi dell’elettronica si sono accordati per porre fine alle cause legali in corso in mezzo mondo, in USA non è ancora stato scritto l’ultimo capitolo di due processi Apple contro Samsung. Nelle scorse ore però è stata diramata la decisione del tribunale di appello, richiesto da Samsung, per rivedere il giudizio in cui Samsung è stata chiamata a versare prima circa 1 miliardo di dollari, poi leggermente ribassati a 930 milioni di dollari per danni nei confronti di Apple.
Secondo i report dagli USA per Cupertino si tratta di una mezza vittoria ma anche di una mezza sconfitta. I giudici hanno infatti dichiarato confermata l’infrazione di diversi brevetti Apple, tra cui molti relativi al design, come la parte frontale del primo iPhone, la cornice, ma anche l’interfaccia grafica, le gesture e il doppio tap sui documenti per ottenere al volo ingrandimento e visualizzazione centrata. Secondo la corte però Samsung non ha copiato marchio e segni distintivi di Apple, fattori costituiti da design, servizi e forme distintive che contribuiscono alla percezione del prodotto di un determinato marchio da parte degli utenti.
Allo stesso modo secondo la corte d’appello USA Apple non può proteggere il design complessivo di iPhone. Per tutte queste ragioni i giudici hanno ordinato che un tribunale dovrà rivedere la somma totale dovuta da Samsung ad Apple. Secondo le stime riportate da Bloomberg sembra che la revisione della multa possa tradursi in un taglio massimo di 380 milioni di dollari che, se fosse deciso, imporrebbe al colosso sud coreano di pagare circa 550 milioni di dollari. Il tribunale ha anche respinto la richiesta di Samsung per un rifacimento completo del primo processo spettacolo Apple contro Samsung conclusosi nel 2012.