La matematica è come un gioco e si impara anche grazie al web con Redooc, la prima piattaforma italiana per l’apprendimento e la didattica della matematica delle scuole superiori realizzata da StarRock, una startup innovativa dell’editoria digitale che è stata premiata a Torino dal Salone del libro 2015 e che fino al 18 maggio sarà ospite della kermesse dell’editoria internazionale nell’ambito della vetrina dedicata al libro del futuro “Book to the future”.
Macity ha intervistato i fondatori di StarRock cercando di capire con loro come il lavoro attraverso la rete e la scuola digitale stia sempre più diventando una realtà e come lo faccia la loro piattaforma Redooc.
Quali sono stati i primi passi del progetto redooc e come è nata l’idea di un apprendimento “digitale”?
Redooc è un progetto nato a Milano quasi due anni fa, nel 2013, da un’idea semplice: trasformare l’apprendimento della matematica in un gioco con l’aiuto della tecnologia e di “contenuti nativi digitali”, riscritti nel linguaggio dei ragazzi. I libri di testo non sono, secondo noi, lo strumento ideale per imparare. Sono rigidi nella struttura, statici e lontani dalle esperienze quotidiane dei ragazzi.
Siamo un team di tredici persone che vengono un po’ da tutta Italia. Ci dividiamo in matematici, programmatori e marketing e insieme stiamo costruendo la miglior piattaforma online per imparare le materie STEM, che sono quelle scientifiche (STEM sta per Scienza, Tecnologia, Ingegneria – in Inglese Engineering – e Matematica). La ricetta è tanto semplice a dirsi quanto complicata a farsi: prendi una tecnologia vicina al mondo dei ragazzi, come il web, aggiungi modalità di interazione note e “amiche”, come il gioco, e completa con contenuti che nascono pensati per un’interazione e una fruizione diversa, non semplici versioni PDF del vecchio libro di carta. Redooc sta riscuotendo un grande successo. Chi lo prova non può credere che un libro di testo possa essere trasformato così profondamente, quasi a diventare sostituto – sempre parziale – del professore che spiega. Come dicono i ragazzi, anche qui al Salone, “Redooc c’è sempre, quando serve”.
Come sono cambiate le esigenze dei nativi digitali rispetto a quelle degli adulti di oggi per quanto riguarda i libri di testo e gli altri prodotti editoriali per la didattica?
Le esigenze sono decisamente cambiate. Crediamo nei contenuti “nativi digitali” ovvero contenuti non semplicemente convertiti da carta a formato digitale, ma profondamente ripensati, scomposti, ristrutturati talvolta ricostruiti da zero. Crediamo anche che una tecnologia ben fatta, semplice, che diventa quasi invisibile, sia necessaria per esaltare la potenza degli ottimi contenuti che produciamo.
Quali sono le principali caratteristiche di redooc?
Al Salone del libro di Torino abbiamo presentato nel dettaglio ai visitatori e alle case editrici la piattaforma online Redooc, con tutte le sue funzionalità e i suoi contenuti: centinaia di video, migliaia di esercizi interattivi tutti spiegati e inseriti in livelli di gioco e il tracciamento dell’attività fatta sul profilo personale, i punteggi, le classifiche e tanto altro ancora, per ragazzi dalla prima alla quinta superiore.
A fare compagnia alla piattaforma c’è Gauss Party! una collana, realizzata in collaborazione con l’amico giornalista, scrittore e professore Luciano Canova, che stiamo realizzando con l’aiuto del crowdfunding Produzioni dal basso. Gauss Party! è la collana di racconti quasi matematici meno seria che ci sia, per ragazzi da 10 a 90 anni.
Perchè puntare sull’editoria digitale? Quale futuro sognate per il libro del futuro?
Il futuro che sogniamo è quello che stiamo costruendo. Crediamo che mentre i libri in generale non spariranno – il piacere di leggere un bel romanzo su carta e tenerlo ben in vista nel proprio salotto non passerà di moda – i libri di testo invece siano destinati a scomparire, perché strumenti limitati e già superati, sia dalla tecnologia sia dagli utenti. Il momento è adesso. La rivoluzione è in corso. Sogniamo un libro di testo che non è un libro: un libro di testo che non è uno per tutti ma uno per ciascuno. Daremo a ognuno il miglior libro di testo di matematica che possa avere e che sarà unico al mondo come unico è chi impara.