Monotype ha lanciato un’iniziativa che permette lo sfruttamento (l’embedding) di font OpenType su siti web non commerciali. I caratteri potranno essere utilizzati per il web design e l’EULA (End User License Agreement, ovvero l’accordo di licenza) permette il loro utilizzo senza bisogno di pagare royalty o licenze di alcun tipo. I caratteri usabili sono tutti di altissima qualità e sono quelli inclusi nelle famose raccolte Monotype, Linotype, ITC e quelli contenuti nella raccolta Image Club dei siti di e-commerce Fonts.com, Linotype.com, ITCFonts.com e Faces.co.uk.
Storicamente le pagine web sono sempre state progettate in modo da visualizzare una determinata serie di caratteri predefiniti, tipicamente i pochi presenti sulla maggiorparte dei sistemi operativi. L’embedding dei font OpenType è un meccanismo riconosciuto da quasi tutti i browser di ultima generazione e consente di visualizzare testi con caratteri tipografici, anche se questi non sono presenti nel computer di chi sta visualizzando le pagine web. Il meccanismo consiste nello scaricare “al volo” i font sulla macchina-client prelevandoli online da un sito sul quale sono memorizzati su un file in formato EOT (Embedded OpenType).
Il formato esiste da anni ed è da qualche tempo supportato da Internet Explorer e altri browser anche se, finora, è stato largamente ignorato poiché è necessario rigenerare i caratteri a ogni cambio pagina (un problema risolto da browser diversi da Explorer). Safari di Apple, supporta il font embedding dalla versione 3.1. Altri browser che supportano il formato EOT sono: Opera e FireFox.
Per dovere di cronaca, ricordiamo che il l’embedding Open Type non è da tutti visto di buon occhio: a differenza di altri formati, pare che eot vincoli i caratteri a specifiche pagine o siti web, impedendone il riutilizzo su altre pagine o siti, un livello di DRM che in pratica introduce “serrature” software nei normali e diffusi formati TrueType e OpenFont.
[A cura di Mauro Notarianni]