Un cartellone pubblicitario in Francia rappresenta il logo Apple come cocaina ma difficilmente questa trovata provocatoria sarà esposta nelle edicole. È risaputo che Apple si muove rapidamente per bloccare ogni tentativo d’uso improprio del proprio logo e del marchio, questa volta però la censura è arrivata preventivamente, prima ancora che gli avvocati della Mela entrassero in azione. È quanto ha avuto modo di apprendere l’editore di Humanoïde, una nuova rivista d’oltralpe dedicata alle nuove tecnologie che, in occasione del lancio dei primi numeri, ha studiato una campagna pubblicitaria volutamente provocatoria giocata intorno allo slogan “La tecnologia è l’oppio dei popoli”.
La campagna pubblicitaria, spiega Macg, è stata realizzata dall’agenzia Gloryparis; quest’ultima ha giocato con i logo delle imprese hi-tech per evidenziare la dipendenza delle nuove tecnologie: Netflix diventa “Netfixe”, Windows diventa “windose” e il logo Apple e la scritta Mac diventano una mela specchiata e una scritta (“caM”) da sniffare.
La pubblicità con il riferimento al logo di Apple non si vedranno ad ogni modo in giro: i pannelli pubblicitari per le edicole sono stati preventivamente censurati da Mediakosk, società che in Francia gestisce 750 edicole. In passato il dipartimento legale di Apple ha contattato la società per bloccare copertine e pubblicità che facevano uso improprio del logo della Mela: per mantenere i buoni rapporti con la multinazionale di Cupertino Mediakosk ha pensato bene di bloccare la distribuzione prima ancora di un intervento degli avvocati di Apple, dato praticamente per certo.
Hugues Pinguet, direttore dell’agenzia Gloryparis minimizza spigando che “tutti questi marchi godono di un’immagine molto positiva tra i consumatori. Non hanno nulla da temere, lo sanno, ed e è anche per questo che abbiamo preso la libertà di adottare un tono insolito e provocatorio”.