Sharp è arrivata a perdere il 31% in borsa a Tokyo. Il gruppo giapponese, ormai da anni in crisi, ha annunciato l’abbattimento del suo capitale da 120 miliardi di yen (900 milioni di euro) ad appena 100 milioni di yen (750.000 euro), conseguenza di un drastico piano di ristrutturazione che prevede lo scambio di quasi 200 miliardi di yen (1,5 miliardi di euro) per debiti con i principali finanziatori, Mizuho Bank e Bank of Tokyo-Mitsubishi Ufj, oltre al licenziamento di 5.000 dipendenti.
Il gruppo sta cercando di ottenere benefici fiscali che dovrebbero consentire di continuare ad affrontare l’irta salita delle insidie finanziarie, soffrendo in particolare di una concorrenza spietata nel mondo degli LCD, settore nel quale ha visto il suo market share in calo rispetto al passato.
A questo proposito si vocifera della volontà di separarsi dell’attività di produzione di schermi per smartphone. Recentemente Sharp ha annunciato un display IGZO 4K per smartphone con diagonale da 5,5″ e densità per pixel di ben 806 ppi. Più che sugli smartphone (dove ha poco senso tale risoluzione), la società dovrebbe forse puntare sul rinnovato interesse sui visori per la realtà virtuale, settore nel quale ha decisamente più senso avere a disposizione dispositivi in grado di mostrare immagini alla massima risoluzione possibile.