Si alza la posta in gioco nella diatriba Ericsson contro Apple. Il colosso delle infrastrutture di rete svedese ha citato in giudizio la multinazionale della Mela in Regno Unito, Germania e Olanda, estendendo così anche in Europa la disputa originata inizialmente negli USA. A gennaio Ericsson ha richiesto alla Federal Trade Commission di bloccare le vendite di iPhone negli Stati Uniti, per il momento senza conseguenze.
La querelle legale Ericsson contro Apple riguarda brevetti su tecnologie 2G e 4G LTE di proprietà del colosso svedese che Apple avrebbe integrato e impiegato all’interno dei dispositivi della Mela senza permesso. Nella comunicazione delle nuove cause intentate in Europa, Ericsson dichiara che in precedenza aveva proposto a Cupertino un accordo mediato con arbitraggio per stipulare un contratto di licenza a livello globale, precisando però che ora questa offerta è scaduta.
I precedenti sono a favore di Ericsson: una causa simile è stata avviata con successo contro Samsung nel 2014, conclusa con un accordo per il pagamento di 650 milioni di dollari più diversi anni di royalties. Se la disputa Ericsson contro Apple avrà un esito favorevole per la prima, gli analisti, riportati da BusinessInsider, prevedono possibili pagamenti dovuti da Apple compresi tra i 240 milioni e 725 milioni di dollari all’anno.