Il rinnovo della musica in streaming da parte di Apple è atteso con interesse dagli appassionati, scatena curiosità e battaglie nel mondo della musica ma soprattutto, prima ancora di arrivare, ha fatto scattare in azione i più grandi organi antitrust e di sorveglianza del pianeta. Agli inizi di aprile è giunta voce delle indagini in corso sulla musica in streaming di Apple da parte della Commissione Europea, all’inizio di maggio le voci sull’indagine da parte del Dipartimento di Giustizia USA ed ora, a poche ore di distanza, anche da parte della Federal Trade Commission.
Gli ufficiali della FTC avrebbero già interpellato diversi dirigenti del mondo della musica per verificare se Apple stia abusando della propria posizione dominante nel campo dei download digitali per forzare la mano sui nuovi contratti necessari per lanciare il nuovo servizio di musica in streaming, che potrebbe essere introdotto già a giugno durante la conferenza mondiale degli sviluppatori. L’altro aspetto delle indagini riguarda possibili o eventuali richieste dei dirigenti della Mela per spingere a chiudere i contratti esistenti delle etichette discografiche con Spotify, YouTube e gli altri servizi di musica in streaming più diffusi. Anche se da alcune settimane circolano voci su possibili tentativi di Apple mirati a indebolire la concorrenza, secondo quanto riporta Bloomberg i dirigenti interivistati avrebbero negato richieste di questo tipo da parte della multinazionale di Cupertino.
Al momento non è ancora chiaro lo stato di avanzamento lavori delle indagini da parte della Commissione Europea e del Dipartimento di Giustizia, mentre per la Federal Trade Commission sembra che le indagini siano solamente nelle loro fasi iniziali. Qualcuno comincia già a temere che tutto questo interesse sulle mosse di Apple in campo musicale potrebbero rallentare fino a ritardare le novità in arrivo.