Non è ancora finita la battaglia di Apple in Cina contro Zhizhen Network Technology, società di Shanghai che vanta presunti diritti su una tecnologia di riconoscimento vocale con funzionalità simili a Siri. La Casa della Mela ha qualche giorno addietro vinto un contenzioso di lunga data, con la Suprema corte del Popolo che ha stabilito l’assenza di violazioni per i brevetti reclamati dalla società cinese. Il querelante ha deciso di ricorrere in appello, e Yuan Yang, legale di Zhizhen Network Technology, ha chiesto un’udienza pubblica.
La disputa tra Apple e Zhizhen risale a qualche anno addietro: la Casa della Mela era stata citata da Zhizhen nel 2013, con l’accusa di aver copiato le funzionalità di Siri dal software “Xiao i Robot” per il quale aveva richiesto la paternità nel 2004 e ottenuto un brevetto nel 2006. Similarmente a quanto è possibile fare con Siri, con Xiao i Robot è possibile fare domande e gestire semplici conversazioni (in mandarino). Zhi Zhen Network aveva predisposto una versione web del software e rilasciato versioni per Android, Windows Phone e dispositivi iOS. Apple aveva tentato di invalidare i brevetti giacché il suo assistente vocale funziona in modo diverso rispetto al software della controparte intentando prima una causa presso l’istituto cinese della Proprietà Intellettuale, ma senza successo. Dopo aver perso il primo round, Apple aveva deciso di ricorrere alla Suprema corte del Popolo di Pechino.