Per Apple una nuova trimestrale e nuovi record. Non è che sia una novità, ma fa sempre effetto leggere cifre come quelle di questa sera: 58 miliardi di dollari di fatturato, 2,3 centesimi di profitto per azione, 13,6 miliardi di dollari di margine (+33% rispetto allo scorso anno), dati superiori a quelli di Wall Street che pensava a 56.84 miliardi e un profitto per azione di 2.21$.
In attesa dell’ingresso nel bilancio dei nuovi prodotti, Apple Watch in particolare, ma anche dei nuovi MacBook 12″, è ancora iPhone a fare la differenza. Apple ha venduto 61,8 milioni di iPhone, un record rispetto ai 43,7 milioni dello scorso anno. Molto bene anche i Mac che hanno totalizzato 4,53 milioni di vendite rispetto a 4,1 milioni del 2014 (+10). Spariti, o quasi, gli iPod, chi brilla in negativo sono gli iPad. Il numero di pezzi messi nelle mani dei clienti sono solo 12,62 contro i 16,35 milioni dell’anno passato. (-23%)
La crescita è stata alimentata dalle vendite record per il secondo trimestre di iPhone e Mac e dai risultati record di sempre dell’App Store.
“Siamo entusiasti dalla continua forza di iPhone, Mac e App Store, che hanno guidato i nostri migliori risultati di sempre per il trimestre di marzo”, ha affermato Tim Cook, CEO di Apple. “Stiamo vedendo un tasso di persone che passano ad iPhone più alto di quanto abbiamo mai visto nei cicli precedenti, e abbiamo avuto un inizio entusiasmante per il trimestre di giugno con il lancio di Apple Watch.”
“L’enorme domanda da parte dei clienti per i nostri prodotti e servizi nel trimestre di marzo ha guidato una crescita del fatturato del 27 percento e la crescita dell’EPS del 40 per cento”, ha dichiarato Luca Maestri, CFO di Apple. “Anche il flusso di cassa dalle operazioni è stato rilevante, a 19,1 miliardi di dollari.”