Secondo un recente studio condotto da eMarketer, nonostante i millennial (i nati fra gli anni 80 e gli anni 2000) siano senza dubbio i più abili e i maggiori utilizzatori di smartphone, queste loro abitudini non si applicano nel settore e-commerce, dove non mostrano una particolare propensione per lo shopping da smartphone.
Lo scorso agosto un sondaggio eseguito da Telefónica ha mostrato come solo il 37% degli utenti fra i 18 e i 34 anni di età negli USA ritiene che la tecnologia mobile ha trasformato in modo significativo le loro abitudini di acquisto. Molti millennial hanno usato il loro smartphone per completare un acquisto, ma questa non è diventata una pratica standard per la maggior parte di loro. In un altro sondaggio condotto da Annalect nel settembre 2014 per utenti di smartphone in USA in età fra i 19 e i 33, il 40% ha dichiarato di utilizzare i loro smartphone per acquistare, contro il 65% che invece è abituato a farlo via computer.
L’uso principale dello smartphone da parte dei millennial per lo shopping riguarda l’attività di confronto e paragone, per individuare un potenziale affare. Sempre secondo il sondaggio di Annalect due terzi degli acquirenti digitali fra i millennial usa lo smartphone per confrontare e controllare i prezzi, e quasi altrettanti per cercare coupon e sconti. In definitiva lo smartphone è parte integrante del processo d’acquisto dei più giovani ma al momento solo nella minoranza dei casi gioca un ruolo fondamentale per finalizzare l’ordine.