I Google Glass non sono morti ma potrebbero essere vicini al loro ritorno, grazie all’italiana Luxottica. A dichiarare l’impegno dell’azienda nello sviluppo dei nuovi Google Glass è stato Massimo Vian, amministratore delegato della società.
Vian, che recentemente è stato in California per incontrare la nuova squadra dedicata ai Google Glass, non ha dato alcun dettaglio sulle tempistiche specifiche per il lancio della nuova versione del prodotto. “In Google ci sono alcuni ripensamenti su come interpretare la terza versione dei Google Glass – ha detto Vian agli azionisti – quello che avete visto era la versione 1. Stiamo lavorando alla versione 2, che è in fase di preparazione”.
Un portavoce di Google ha affermato che “la squadra sta lavorando a testa bassa sulla costruzione del futuro del prodotto”, ma ha rifiutato di commentare sulle specifiche. Il responsabile dei Google Glass, Ivy Ross, in gennaio ha detto che il nuovo gadget sarà più conveniente e avrà una maggiore durata della batteria, una migliore qualità del suono e una migliore visualizzazione. Google sta anche cercando di affrontare lo “stigma” sociale dei Google Glass, tentando di realizzare un modello più simile ai tradizionali occhiali utilizzati dalle persone e quindi più accettabile esteticamente per un’eventuale acquirente. Oltre a tali difficoltà, i primi modelli di Google Glass erano stati criticati per le potenziali violazioni della privacy della tecnologia, oltre a non aver ottenuto buone vendite una volta disponibili sul mercato.
Google e Luxottica sono in partnership da molto tempo sui Google Glass. Quando l’accessorio pareva molto vicino ad una produzione in serie, doveva toccare all’azienda di Del Vecchio tradurli in prodotti commerciali, portandoli nei negozi dove si vendono, appunto, gli occhiali, forte della sua trentina di marchi tra cui Ray-ban, Persol e Oakley
Vian ha anche confermato che Luxottica sta ancora portando avanti una partnership con Intel, e un primo prodotto sarà fuori tra febbraio e marzo del prossimo anno, anche se il lancio è un po’ in ritardo. Doveva infatti debuttare entro l’anno in corso.
Ricordiamo che nei laboratori di Google è Tony Fadell, l’inventore dell’iPod e più recentemente del termostato intelligente Nest, ad avere l’incarico di sviluppare la visione tecnologica e anche strategica dell’accessorio.