Interessanti novità quelle emerse dallo smontaggio del nuovo Apple Watch da parte di iFixit che, pezzo dopo pezzo, ha scoperto qualcosa di molto più importante rispetto alle solite conferme di chip e hardware. Che la batteria duri poco lo sappiamo già dall’annuncio ufficiale, ma che presto potrebbe durare di più lo scopriamo soltanto oggi. Facile da rimuovere, la batteria è da soli 205 mAh. In pratica è meno capiente di quella del Moto 360 che integra un accumulatore da 300 mAh, quindi non è escluso che già da oggi potrebbe essere possibile aumentarla.
Resta invece sconosciuto il contenuto del processore S1, completamente incassato nella resina. Gli ingegneri di iFixit non sono stati in grado di rompere il sigillo per scoprire con esattezza l’hardware contenuto in questo interessante componente. Quello che però sorprende di più tra la piacevole scoperta di un possibile upgrade della batteria ed il mistero del chip S1 è senz’altro l’analisi riguardo il sensore che attualmente rileva il battito cardiaco dell’utente che indossa lo smartwatch.
In base a quanto appena scoperto il componente che misura il battito non è un semplice cardiofrequenzimetro, ma può fungere anche da ossimetro a pulsazioni, in pratica è già in grado di rilevare il livello di ossigeno nel sangue. Il perché non lo fa, è al momento un secondo mistero, riconducibile a due ipotesi: la prima è che Apple non abbia ancora messo a punto il software per svolgere questa funzione, la seconda invece è che la Federal and Drug Administration potrebbe aver proibito a Cupertino di implementare questa funzione, pena un maggior livello di controlli e approvazioni richiesti invece per i dispositivi medici. Nel primo caso Apple potrebbe abilitare la funzione di ossimetro di Apple Watch semplicemente con un aggiornamento software o, nella peggiore delle ipotesi, in una versione successiva dello smartwatch. Nel secondo caso invece la questione riulterebbe molto più complessa e, almeno per il momento, difficile da prevedere.