Poteva andare peggio: potevano esserci altre cose più gravi che non tornavano. Comunque, il piccolo dettaglio non andrà a genio lo stesso a molti: un problema alla porta per le schede SD del nuovo MacBook Pro a 13 pollici, una delle due aggiunte (insieme alla Firewire 800) che è “costata il posto” al foro per l’Audio In e all’aggancio del cavetto di sicurezza Kensington (spostato sul lato destro)
Il problema è semplice: l’interno del 13 pollici è talmente fisso che non ci stava tutta la porta, quindi la scheda quando viene inserita sporge all’esterno per quasi metà della sua lunghezza, vale a dire un centimetro. Brutta figura in un altrimenti ben eseguito pezzo di tecnologia. I cambiamenti ci sono, infatti, e a nostro avviso sono ben orchestrati.
Per aprire la macchina basta rimuovere 10 viti dal fondo con un cacciavite Philips (anziché alzare una levetta per accedere al vano della batteria e hard drive del precedente modello), come spiegano gli smanettoni di iFixit, che si sono gettati per primi nella gara per arrivare a dissezionare tutto il nuovo computer.
La batteria è relativamente facile da raggiungere e sostituire anche da parte dell’utente, così come per hard disk e per memoria e lettore-masterizzatore Dvd. Insomma, niente di troppo proibitivo, per chi ha avuto tra le mani precedenti computer portatili di Apple. Oltre al cacciavite Philips serve anche un altro tipo di cacciavite con testa triangolare.
Una delle cose che si notano della nuova batteria è sia la maggior potenza rispetto alla precedente (60 Watt per ora rispetto ai 45 del MacBook 13, raggiungibili anche grazie al maggior volume a disposizione per gli elementi attivi in conseguenza della speciale lavorazione “schiacciata” realizzata da Apple) e il maggior peso. La batteria passa infatti da 302 grammi a 360, mentre il peso complessivo del MacBook Pro però resta sempre di 2,04 chilogrammi. Le due tipologie di batterie non sono compatibili a causa di differenti staffe, serraggi e posizione dei connettori.
In conclusione, mentre rinviamo al sito di iFixit,per la galleria completa delle immagini dello “spogliarello” del nuovo MacBook Pro 13 pollici, è da notare che Apple si è sforzata di equilibrare il design radicale dell’interno dei suoi portatili precedenti della serie Unibody (soprattutto il MacBook Air) con l’esigenza dei clienti di poter accedere in maniera più semplice alle componenti senza dover ricorrere necessariamente al servizio specializzato di Apple.
Rispetto al passato più remoto, la macchina in questo senso è decisamente amichevole anche se la generazione degli Unibody precedente era l’apice dell’accessibilità : bastava spingere una levetta per accedere a gran parte delle parti da sostituire.