Anche il nuovo MacBook Retina da 12″ è stato sottoposto al rito del teardown, lo smontaggio pezzo per pezzo per mostrare i vari componenti interni e le soluzioni scelte nella costruzione. Non sono i soliti noti ad avere smontato il MacBook (iFixit non ha ancora ricevuto il primo esemplare da aprire) ma il sito cinese Feng.com, dove l’utente “lilin7591” mostra la “dissezione” in ordine cronologico, partendo dall’arrivo del prodotto nella scatola di cartone, al setup di OS X e allo smontaggio della macchina.
Qualche cosa in più sarà sicuramente illustrato da altri specialisti che mostreranno dettagli con maggior precisione (le foto pubblicate dal forum non sono di alta qualità), ma nel frattempo si può già avere uno sguardo sulle soluzioni innovative adottate.
Dalle immagini si vede l’architettura senza ventole, la piccola scheda logica (il 67% più piccola della scheda logica utilizzata per il modello di MacBook Air da 11″) collocata su un foglio di grafite anisotropa (un accorgimento che favorisce la dispersione del calore ai lati del computer). Particolarmente interessante sono le batterie create con una nuova tecnologia che sfrutta un design “a scalini”, sagomate su misura per seguire il profilo del guscio.
Anche la tastiera, come noto, è stata riprogettata e per riuscire a integrarla in un notebook così sottile, Apple ha modificato il meccanismo che la fa funzionare. Nuovo è anche il trackpad Force Touch con sensori di pressione che rilevano l’intensità del tocco, e un “Taptic Engine” che restituisce la sensazione del clic quando si preme in qualsiasi punto della superficie. I fornitori di molti componenti sono quelli tradizionali con i quali da tempo lavora Apple: Elpida/Micron (RAM LPDDR3), Toshiba (memorie NAND flash), Texas Instruments, Broadcom, ST Microelectronics, ecc.
Anche iFixit ha nel frattempo smontato il nuovo MacBook Retina da 12″, evidenziando passo dopo passo i vari passaggi. La guida del noto che si occupa di riparazioni è come sempre molto completa ed estesa. La riparabilità de prodotto è bassissima a causa ovviamente dell’integrazione tra i vari componenti (non esistono, in pratica, componenti che un semplice utente può cambiare da solo).
Atro diverso smontaggio ad arte è quello eseguito da OWC. A questo indirizzo foto e dettagli dell’operazione.
