I nuovi MacBook supportano il target disk mode, in italiano la “modalità disco di destinazione”, una peculiarità finora riservati ai Mac con porta Firewire o Thunderbolt che consente di collegare due computer in modo che uno dei due appaia come disco rigido esterno sull’altro. Basta collegare i due computer con un cavo FireWire o Thunderbolt, avviare il computer che deve essere trasformato in disco tenendo premuto il tasto “T” e trasferire i file trascinandoli sul disco o dal disco; alla fine delle operazioni è possibile espellire il disco collegato in target mode trascinando la sua icona nel Cestino e spegnere il computer utilizzando come disco tenendo premuto il pulsante di accensione.
Una nota tecnica sul sito di supporto Apple spiega che i nuovi MacBook supportano il target disk mode sfruttando la porta USB-C, alla stregua dei modelli con Firewire e USB. Per il trasferimento dei dati dal MacBook ad altri Mac è necessario sfruttare un cavo da USB-C a USB-C (per collegarsi a un MacBook dello stesso tipo) o un cavo da USB-A ad USB-C per il collegamento a un Mac con la porta standard USB-A.
Dalla nota tecnica apprendiamo inoltre che l’adattatore USB-C to USB, l’adattatore USB-C Digital AV Multiport e l’adattatore da USB-C a VGA Multiport consumano energia quando collegati, anche quando il MacBook è in sleep. Apple consiglia di scollegare gli adattatori quando non vengono utilizzati.