Lisa Jackson, Vice President Environmental Initiatives di Apple, la scorsa settimana ha parlato di varie problematiche ambientali nel corso della conferenza “Eco:nomics” organizzata dal Wall Street Journal, rispondendo in particolare a una domanda che chiedeva quanto le politiche federali in materia abbiano influenzato le strategie della multinazionale di Cupertino. La Jackson ha spiegato che, anche con il sostegno della politica, altre aziende del settore dovrebbero seguire le scelte di Apple nel campo della protezione ambientale. La società della Mela ha dimostrato che è effettivamente possibile guadagnare tanto, distribuire dividenti agli azionisti, e allo stesso tempo agire nel rispetto dell’ambiente.
Parlando delle difficoltà di rimuovere le batterie da alcuni dispositivi, la Jackson ha spiegato che questi stanno diventano sempre più piccoli e a suo modo di vedere è più importante valutare l’efficienza energetica nel complesso e l’impatto di questi prodotti dal punto di vista ambientale, come questi sono costruiti, la riduzione delle emissioni di carbonio resa possibile da nuove tecnologie. Il nuovo MacBook, ad esempio, è presentato come “Il notebook a minor consumo energetico del pianeta”, ottimizzato per offrire la massima efficienza energetica possibile, con un consumo tipico di 10,10 kWh l’anno.
Parlando di responsabilità ambientale, la Jackson ha evidenziato l’uso di energia solare in tutti i data center di Apple, spiegando che la società ha da tempo scelto di valutare in modo sempre più preciso il suo impatto sul clima e che le ultime analisi rivelano per tutti gli impianti aziendali un livello di carbon footprint (le emissioni di anidride carbonica) solamente del 2% e che il 70% di aziende che contribuiscono a migliorare l’impatto sul clima e legate in qualche modo ai processi produttivi non hanno un logo Apple all’esterno e il restante 22% è possibile grazie ai clienti stessi. “Ogni volta che sfruttiamo Siri, parliamo con FaceTime con la mamma o inviamo un iMessage non sono sfruttate tecnologie che generano emissioni di anidride carbonica”, scelte fondamentali e di valore secondo la Jackson.