Tim Cook ha dichiarato che Apple Pay ha avuto una adozione incredibile in USA, ma una nuova ricerca indica che ben due terzi degli utenti che hanno usato il nuovo sistema di pagamento contactless di Apple ha avuto problemi. La ricerca è stata realizzata da Phoenix Marketing international intervistando circa 3.000 utenti di iPhone 6 e iPhone 6 Plus, gli unici terminali Apple per il momento abilitati ai pagamenti con Apple Pay, fino all’arrivo di Apple Watch.
L’indagine rileva che il 48% degli utenti Apple Pay lamenta tempi troppo lunghi per completare la transazione, mentre il 42% dichiara che il gestore del negozio non era pronto o preparato per gestire il pagamento con Apple Pay. Percentuali inferiori, non riportate da Bloomberg, lamentano invece errori nella transazione oppure un doppio addebito.
Per queste ragioni Greg Weed, direttore di Phoenix responsabile della ricerca ha dichiarato che Apple “Ha creato la domanda, ma non può essere soddisfatta”, in sostanza indicando il contrasto tra la notevole spinta di marketing di Cupertino per il lancio di Apple Pay, promosso come una delle nuove e principali funzioni dei nuovi iPhone 6, invogliando gli utenti a provarlo immediatamente, salvo poi rischiare di congelare aspettative e promesse per una serie di problemi.
Oltre all’impreparazione dei gestori, il problema principale non sembra imputabile ad Apple: per poter accettare e processare pagamenti Apple Pay i negozi devono adottare registratori di cassa abilitati con tecnologia EMV. Alla fine del 2014 solo un terzo del totale era pronto per farlo ma la diffusione dovrebbe aumentare in modo consistente in questi mesi: la metà del totale prima dell’estate in vista della scadenza di ottobre, termine ultimo per aggiornare tutti i punti vendita.