Dopo i prezzi ufficiali degli iPhone 3G S (619 e 719 euro) c’è ora attesa per i costi dei contratti che Vodafone e Tim offriranno ai loro clienti. La speranza coltivata da molti (dal nostro sito compreso) è che a fronte di un prezzo superiore dell’iPhone 3G ci sia qualche manovra tariffaria per agevolare gli acquisti dell’iPhone con contratto, sia aumentando lo spessore dei bundle che riducendo radicalmente il costo dei terminali. In realtà le cose non sembrano essere indirizzate in questo modo, anche se probabilmente qualche cosa si muoverà .
Il primo segnale negativo giunge da Tim, l’unico dei due operatori che ad oggi ha formalmente detto qualche cosa di formale a proposito del prezzo dell’iPhone, ha anche fatto cenno ad alcuni costi della sua Tuttocompreso. Si parla, infatti, di offerta a partire da 69 euro al mese ‘con Internet e chiamate gratuite’. Il canone mensile che si presume essere l’entry level per l’iPhone 3G S è superiore a buona parte delle offerte attuali che partono da 15 euro al mese e passando da 35 e 60 arrivano poi a 90 e 180 euro al mese. Quel che sembra di poter dedurre è che, in ogni caso, la iPhone 2.0 sarà comunque rivista alzando il prezzo della soglia di ingresso per l’acquisto sovvenzionato di iPhone 3G S. In questo modo Tim potrebbe essere in grado di giocare una partita sconti più interessante agevolando chi decide di prendere un contratto biennale più costoso cui offrire un iPhone più scontato. Attualmente spendendo 180 euro al mese (per un bundle di 5000 minuti e 5 GB di dati) si può avere a 0 euro il modello da 8 Gb e a 69 euro il modello da 16 GB. Se dovesse restare questo il listino, Tim passerebbe uno sconto extra di 50 euro ai suoi clienti visto che 50 euro è proprio la differenza tra il vecchio e il nuovo iPhone 16 GB.
Nulla o quasi si può dire di che cosa accadrà per l’iPhone 8 GB che nelle comunicazioni di Tim non esiste. Ma è possibile che l’operatore mobile stia pensando di usarlo come una sorta di ‘testa d’ariete’ per attirare clienti mentenendo qualche offerta a ‘costo zero’ per il terminale, cosa che non accadrà certamente (o quasi) per i 16 GB e i 32 GB.
Per quanto riguarda Vodafone la situazione è più fumosa ma più o meno orientata nella stessa direzione. Non ci sono informazioni ufficiali in merito, ma alcune fonti del nostro sito riferiscono che l’orientamento dell’operatore mobile britannico è quello di mantenere invariate (o quasi) le attuali tariffe mensili e l’attuale prezzo dei terminali in sovvenzione. Il risultato sarebbe, come nell’ipotesi formulata poco più sopra, un lieve vantaggio per chi acquisterà un abbonamento biennale abbinandolo all’iPhone da 16 GB; in questo caso si risparmierebbe qualche cosa perché se, ad esempio, la Più Facile Medium ci permettesse di prendere iPhone a 269 euro mantenendo invariati i bundle, si avrebbe un vantaggio di 50 euro rispetto alla versione attuale, visto che 50 euro, come per Tim, è la differenza di costi tra il vecchio iPhone 3G e il nuovo iPhone 3G S.
Tutto da vedere, infine, il prezzo di acquisto con canone biennale per il modello da 32 GB; ma, procedendo per sillogismo e considerando che oggi il modello da 16 GB costa non meno di 69 euro (con la Più Facile Extra Large), possiamo pensare che il prezzo più conveniente a cui si potrà acquistare il 32 GB con abbonamento non sarà inferiore ai 120/130 euro. Ovviamente spendendo i tradizionali 150 euro di canone mensile.
Qualche cosa in più si dovrebbe sapere nel corso della giornata di oggi quando, con ogni probabilità , dovrebbero arrivare i prezzi dei bundle e dei contratti biennali sia di Vodafone che di Tim.