I domini di primo livello .sucks sono dietro l’angolo: dopo la vittoria dell’asta ICANN da parte di Vox Populi, alla fine dell’anno sarà possibile registrare un sito per dire che qualche qualche cosa fa schifo e sembra che questo sarà molto popolare al punto che i costi previsti sono elevatissimi, almeno in raffronto ad un normale dominio .com o .it
La ragione per cui il prezzo di un dominio che dovrebbe dire che qualche cosa fa schifo (sucks, in inglese ha proprio questa accezione), è semplice: la sola esistenza della possibilità di registrare un nome di dominio di questo tipo mette a rischio la reputazione di ogni brand. Qualunque detrattore (o concorrente) potrebbe per esempio registrare il dominio Samsung.sucks e creare un sito in cui parlare male del brand. Per questa ragione molte aziende potrebbero essere spinte ad agire preventivamente acquistando i domini .sucks per loro più pericolosi per toglierli dalla circolazione. Vox Populi ha pensato di monetizzare e a chi è interessato a non correre rischi, potrebbe essere costretto a pagare fino a 2500 dollari all’anno per ogni dominio per poter mettere a sicuro il suo brand.
Vox Populi ribatte sostenendo che i domini .sucks dovrebbero essere sfruttati come un’occasione di discussione e confronto fra i brand e i consumatori, ma la giustificazione sembra lasciare il tempo che trova e non cancella l’idea che ci sia solo un calcolo commerciale.
Intanto, però, accanto a chi pensa che sia importante tutelarsi c’è chi invece sostiene che tali domini non avranno alcun impatto sui brand. In fondo appare piuttosto difficile che anche legalmente sarà possibile giustificare di fronte ad un giudice il diritto a detenere un qualunque dominio contenente un nome registrato (come iPad, iPhone, galaxy) e che quindi ci sia qualcuno che sia disposto a spendere 2500 dollari per vedersi chiuso il dominio dopo qualche giorno per una rivendicazione legale.