Windows 10 sarà diffuso in estate come aggiornamento aggiornamento gratuito per tutti i possessori di Windows 7 e Windows 8. Tra questi “tutti”, ha spiegato ufficialmente Microsoft, saranno compresi anche coloro che hanno piratato i precedenti sistemi operativi e dispongono attualmente di una copia non genuina di Windows.
Le parole di Terry Myerson, a capo di Microsoft Windows, non lasciano spazio a dubbi: “Aggiorneremo tutti i PC qualificati, genuini e non originali, a Windows 10”. Questo un estratto dell’intervista rilasciata ai microfoni di Reuters (via theverge). Da ciò deriverà, allora, che milioni, forse decine di milioni di macchine riceveranno una copia gratuita di Windows 10, anche se la licenza non è stata regolarmente acquisita. Anche se il conteto toccava la Cina, l’espressione utilizzata da Myerson, ossia “tutti i PC qualificati”, lascia presagire che l’aggiornamento a Windows 10 avverrà in modo uniforme e globale.
Anche se si sarebbe tentati di fare riferimento ad Apple che regala il suo sistema operativo il paragone non è perfettamente attinente visto che Apple è in primo luogo un produttore di hardware e secondariamente un fornitore di servizi e ha interesse che la gente acquisti le macchine più recenti, da cui spunta il vero profitto e le macchine siano aggiornate per sfrutturare i servizi più recenti. Microsoft invece ha sempre tratto il suo guadagno dalla vendita del sistema operativo in abbinamento alla suite Office, due caposaldi che muovevano la macchina di Redmond.
La battaglia di Microsoft contro la pirateria ha origini molto antiche. Da sempre Microsoft ha cercato di arginare il fenomeno, anche se con scarso successo. Per la cronaca, Windows XP è stato il primo sistema operativo della società ad introdurre l’attivazione del software per verificare le chiavi di licenza, ma tale sistema fu immediatamente aggirato utilizzando una chiave di licenza aziendale che molti pirati avevano condiviso su internet già nel 2001. Il processo di attivazione del software si è evoluto durante le varie versioni di Windows, ma anche in questi casi i pirati sono sempre riusciti a bypassare il sistema.
La mossa di Microsoft, comunque, potrebbe trovare una spiegazione razionale nel fatto che, secondo studi di mercato, molti utenti possessori di PC e notebook Windows, non sanno nemmeno di avere installata sul proprio sistema una copia illegale del sistema operativo. In ogni caso la scelta appare sorprendente e davvero significativa, anche in relazione alle dichiarazioni dell’ex CEO di Microsoft, Steve Ballmer, che nel 2011 rivelò che solo un cliente su 10 possedeva una copia genuina di Windows.