Tra gli stati di Facebook, fino ad oggi, era possibile inserire, con tanto di emoticon, l’espressione “Mi sento Grasso”. C’è voluta una petizione, e oltre 16.000 firme, per far rimuovere lo stato “mi sento grasso”, ritenuto da molti offensivo. Facebook, dunque, ha fatto marcia indietro e da questa mattina non è più possibile sentirsi grassi.
Su Facebook, dunque, ci si può sentire “beati”, “amati”, “ubriachi”, e molto altro ancora, ma non grassi. Del resto, non è certamente uno stato emotivo, né un sentimento. Proprio per questo, gli attivisti hanno da sempre sostenuto che l’espressione incriminata poteva risultare offensiva, soprattutto per le persone alle prese con disturbi alimentari. Avvedutasi di ciò, Facebook ha diramato un comunicato stampa nella giornata di ieri, in cui ha manifestato la volontà di rimuovere l’emoticon e l’espressione ‘sentirsi grassi’ dalla lista delle opzioni disponibili. Oggi, l’espressione incriminata è già sparita.
La petizione è partita dagli Stati Uniti, precisamente dalla Endangered Bodies, guidata dalla ventiquattrenne Catherine Weingarten, che ha sostenuto come l’emoticon rappresentava una presa in giro per tutte le persone in sovrappeso, alcune delle quali potrebbero essere affette da seri disturbi alimentari. La stessa Weingarten si è detta entusiasta del dietrofront operato da Facebook, che ha comunque dimostrato di essere attento alle problematiche provenienti da quella stessa community che popola ogni giorno la più grande piattaforma social al mondo.