Apple entra al Dow Jones Industrial Average. Un riconoscimento, quello del principale indice di borsa americano, dell’importanza e del valore della società di Cupertino nel mondo, che abbandona il Nasdaq e prende il posto di AT&T, che occupava la poltrona dal 1999. Dell’ingresso di Apple al Dow Jones, che avverrà tra il 18 e il 19 marzo, si parla da diversi anni, ma si è concretizzato soltanto nelle ultime ore. Lo fa sapere David M. Blitzer, Managing Director and Chairman of the Index Committee at S&P Dow Jones Indices.
Il passaggio avviene, come da regola, al cambiamento delle condizioni del mercato e su selezione di un gruppo di giornalisti del Wall Street Journal. Apple entra a margine dello split azionario di Visa, che ha fatto spazio nei valori. Infatti il Dow pesa i suoi componenti per prezzo anziché per capitalizzazione di mercato: in tal senso l’ingresso di Apple evita una sottovalutazione della componente tecnologica che, come nota tra gli altri Repubblica, ci sarebbe sicuramente stata dopo l’aggiustamento dello split (4 per 1) delle azioni Visa.
Apple prende, come accennato, il posto di AT&T, e si colloca accanto dd altre aziende del calibro di Intel, IBM, Microsoft, 3m, American Express, Boeing, Chevron, Coca Cola, General Electric, McDonald’s, Nike, Visa, Verizon, Disney, Pfizer. Si tratta in tutto di 30 società che sono scelte come campione rappresentativo dell’industria americana, quindi della maggior economia al mondo.
L’ingresso di Apple, come accennato in apertura, secondo molti analisti potrebbe essere tardivo visto che scopo istituzionale, o quasi, del Dow Jones è quello di fotografare il mercato. Le ultime aziende che si occupano di tecnologia, Microsoft ed Intel, sono entrate al DJ nel 1999 quando il PC era molto meno di quel che sono gli smartphone oggi per il mondo. Apple lo scorso anno ha avuto performances di borsa elevatissime ed è l’azienda più capitalizzata al mondo e il fatto che fosse fuori daw Dow Jones mentre altre aziende di tecnologia, come IBM che allo stato attuale fotografano ed influenzano molto meno l’industria di quanto non faccia Apple e sono anche in chiaro declino di prezzi con un trend che non rispecchia il sistema economico in generale, fossero nel listino, lasciava molti perplessi. Apple se fosse entrata lo scorso anno, come molti si attendevano, sarebbe stata la seconda azienda a maggior crescita del Dow Jones, seconda solo ad Intel.
Secondo gli esperti di borsa, AAPL, le azioni di Apple, non dovrebbero nè avere benefici nè essere penalizzate dalla decisione del Index Committee at S&P Dow Jones Indices. Di solito i corsi delle aziende aggiunte al DJ hanno un piccolo rally ma poi si assestano poco dopo. Lo stesso indice non avrà alcun particolare scossone nei suoi valori perchè tutti i dati vengono ponderati.