Lytro, la startup che ha introdotto l’innovativa fotocamera plenottica omonima per i consumatori tre anni fa, sembra voglia ora dedicarsi ad un uovo mercato, forse abbandonando in parte lo sviluppo della fotografia. Secondo quanto riportato da Re/code, l’azienda ha raccolto altri 50 milioni di dollari di finanziamento; denaro che verrà investito per sviluppare nuove tecnologie nel settore della realtà virtuale, probabilmente portando la sua tecnologia di re-focus in questo settore.
Purtroppo questo nuovo finanziamento, ad opera di GSV Capital, Allen & Co. e Danhua Capital, non porta solo buone notizie: l’azienda ha infatti deciso di tagliare una fetta consistente del suo personale, lasciando a casa fino a 50 persone su uno staff complessivo di 130.
“Cinquanta milioni di dollari sono un gran bel numero di denaro, ma non è un cifra illimitata. Abbiamo dovuto prendere alcune decisioni piuttosto difficili” ha detto il CEO Jason Rosenthal che ha anche ventilato la possibilità di sostituire alcune risorse assumendo esperti in altri settori ad oggi non coperti.
Nonostante l’innovazione, Lytro non è ancora riuscita a ottenere un buon successo commerciale con le sue fotocamere plenottiche, forse penalizzate dalla difficoltà a conciliare un mezzo tradizionalmente statico come la fotografia alla necessità di fruirvi solo online, condizione esclusiva per poter godere del re-focus. Se a questo aggiungiamo la bassa qualità in termini puramente fotografici degli scatti ottenuti, soprattutto paragonati a scatti eseguiti con fotocamere dello stesso livello, molto meno costose, è comprensibile come Lytro voglia tentare di sfondare un altro mercato.