Cosa significa indossare i Sony SmartEyeGlass SED-E1 Developer Edition? Questa domanda trova risposta in un video (in calce all’articolo) pubblicato dalla società che mostra, in breve, il funzionamento degli occhiali smart in arrivo inizialmente in 10 paesi a partire da marzo.
Diversi nella forma e nell’utilizzo rispetto ai Google Glass, la soluzione di Sony è decisamente più ingombrante anche se esteticamente più vicina agli occhiali che conosciamo per via della montatura meno “futuristica”. Dotati di fotocamera da 3 MP utile per acquisire foto e video di ciò che circonda l’utente che li indossa, si connettono allo smartphone Android tramite NFC e proiettano le informazioni attraverso semplici scritte verdi monocromatiche all’interno del campo visivo delle lenti, sfruttando così una tecnologia di realtà aumentata per fornire all’utente informazioni aggiuntive in base al luogo e al contesto in cui si trova.
Potrebbe non piacere il collegamento via cavo al dispositivo che si aggancia con una clip ai vestiti e permette di gestire le funzioni degli occhiali tramite un incavo touch, oltre ad integrare un microfono per la gestione dei comandi vocali. La batteria è forse il tallone d’Achille di questo nuovo dispositivo: 80 i minuti di autonomia con display attivo durante l’utilizzo della fotocamera, 150 quelli di utilizzo classico.
I Sony SmartEyeGlass SED-E1 costeranno 670 euro più tasse e potranno essere acquistati da una pagina ufficiale del Sony Developer World, un sito di supporto per gli sviluppatori. Come anticipato, saranno lanciati per le aziende il prossimo 10 marzo in Francia, Italia, Spagna, Belgio, Paesi Bassi e Svezia, oltre che in Germania, Stati Uniti e Regno Unito, dove sono già aperti i preordini. Grazie ad un apposito SDK le aziende potranno inoltre sviluppare applicativi appositamente studiati, all’interno di una roadmap che prevede la commercializzazione per il mercato consumer prevista per il prossimo 2016.
Caratterizzati da una montatura generosa ed abbastanza evidente, gli SmartEyeglass vorrebbero riuscire dove i Google Glass hanno fallito; le premesse però non sembrano essere molto diverse da quelle che hanno portato all’abbandono del progetto dei Google Glass: il prezzo di 670 euro più tasse non è certamente vantaggioso e il prodotto potrebbe essere destinato a restare un prodotto di nicchia, forse interessante per un pubblico di geek appassionati e per poche aziende che potrebbero ricavarne un utilizzo proficuo.
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