Tim Cook sarà l’unico CEO rappresentante delle aziende hi-tech della Silicon Valley a parlare al cybersecurity summit organizzato dalla Casa Bianca. Secondo quanto riportato da USNews gli amministratori delegati di altre società hi-tech hanno tutti declinato l’invito del presidente Obama, mandando al loro posto dirigenti di secondo piano. Mark Zuckerberg, Marissa Mayer e Larry Page non saranno quindi presenti all’evento organizzato per discutere le tematiche riguardo a privacy, sorveglianza e sicurezza.
Secondo le indiscrezioni i “big” della tecnologia hanno rifiutato di prendere parte all’evento allo scopo di esprimere le loro obiezioni al paventato maggiore controllo da parte del governo per quanto riguarda le comunicazioni elettroniche; diversamente Tim Cook ha una visione contraria crede che sia importante parlare in difesa della privacy degli utenti.
La posizione di Cook su dati e sicurezza rispecchia l’approccio dell’azienda anche nei confronti delle tematiche legate ai diritti umani nelle aziende, in cui Apple ritiene di poter fare la differenza facendo pressione per il cambiamento. Cook ha spesso parlato dell’impegno di Apple per la privacy, evidenziando la differenza con aziende come Facebook e Google, dove “Non sei il cliente, sei il prodotto.” Allo stesso modo Apple è stata criticata dalla FBI per la crittografia dei dati di iPhone, eccessivamente rigorosa. Sarà dunque interessante ascoltare l’intervento di Cook presso la Casa Bianca.