Il 15 gennaio la Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha deciso di togliere alcuni lacci al franco (il cambio programmato di 1,20 franchi per un euro che era rimasto fisso dal settembre 2011), riequilibrando i rapporti di cambio. Questa decisione immediatamente fatto apprezzare ila moneta svizzera che ha subito guadagnato la parità con l’euro. I prodotti importati sono meno costosi benché vari venditori debbano ancora adeguare i prezzi (l’iMac, ad esempio, parte ancora da 1,199.00 franchi). Apple avrebbe deciso di approfittare della situazione ed emettere obbligazioni per sfruttare i tassi sotto zero della Confederazione elvetica.
Continua dunque il buyback azionario, con l’obiettivo di riacquistare le proprie azioni a Wall Street. La scadenza di questi titoli sarà dai 10 ai 15 anni, con un rendimento per gli investitori limitato allo 0,5%. Una buona occasione per Apple ma anche per gli investitori che potrebbero preferire il rendimento basso ma sicuro rispetto a molti titoli pubblici di Stati europei che offrono ormai da qualche mese rendimenti addirittura negativi.