Misure drastiche sotto la Torre Eiffel per affrontare la minaccia terroristica, anche nel Web, sono state prese dalla Francia a un mese dall’attentato a Charlie Hebdo. A essere, ancora, al centro dell’attenzione delle autorità francesi (qualche giorno fa il ministro Bernard Cazeneuve aveva annunciato nuovi provvedimenti che avrebbero toccato anche i social network), c’è la rete.
E’ stato approvato un decreto che consente al governo francese di utilizzare maggiori poteri sui siti web, poteri che comprendono la possibilità di domandarne la chiusura e di pretendere che essa avvenga entro 24 ore se vi sono contenuti giudicati sospetti riguardo il terrorismo, l’estremismo religioso.
Il provvedimento (come riporta The Guardian), che insieme alla minaccia terroristica intende affrontare anche la pedofilia (il Governo potrà scegliere di bloccare anche tutti i siti con contenuti relativi all’abuso dei minori e alla pedofilia), è un’azione decisa del Governo francese per affrontare il problema della propaganda estremista e dell’istigazione al terrorismo che ha come strumento di diffusione proprio la rete. Il Governo potrà decidere in autonomia, senza dover passare da alcun tribunale, se un sito dovrà essere bloccato. I siti interessati, anche quando saranno di nuovo online, saranno tenuti sotto controllo tramite analisi ripetute periodicamente. Per queste attuazioni molto rigide del provvedimento il nuovo decreto francese è considerato molto severo. Di certo è un segnale della volontà della Francia di inasprire leggi e controlli più che nel Web in sé, della minaccia terroristica, anche di quella che passa dal Web.