Torna una voce che era circolata più e più volte qualche anno addietro: il possibile arrivo del cosiddetto Apple Search, nome ufficioso impiegato per indicare un motore di ricerca made in Cupertino. A corroborare le indiscrezioni in questo senso ci sono due elementi: il misterioso BOT/web crawler individuato a novembre dello scorso anno ed ora un’offerta di lavoro pubblicata dalla multinazionale di Cupertino il 2 febbraio.
Nell’annuncio di lavoro Apple spiega di essere alla ricerca di un candidato in grado di fornire supporto a un progetto per il backend di una piattaforma di ricerca che coinvolgerà “Milioni di utenti”. Nella descrizione del lavoro si spiega anche che il candidato avrà un importante ruolo per costruire “Un servizio che rivoluzionerà il modo in cui le persone usano computer e dispositivi mobili”.
L’annuncio potrebbe riguardare non necessariamente un motore di ricerca generico ma anche future tecnologie di ricerca e screening specifiche per l’App Store, l’iTunes Store e altre piattaforme Apple. Da tempo osservatori e analisti indicano per Apple la necessità di dotare i propri negozi digitali, soprattutto App Store, di un nuovo motore di ricerca più potente e in grado di fornire risultati più mirati per facilitare l’individuazione delle app da parte degli utenti, compito non sempre facile o alla portata tenendo presente il numero crescente di app disponibili. Il sito CultOfMac evidenzia intanto che quest’anno scade l’accordo tra Apple e Mountain View per l’inserimento di Google come motore di ricerca predefinito in Safari.