Apple è ora il più grande produttore di smartphone al mondo, anche se lo scettro va condiviso con Samsung, che nello stesso periodo ha ottenuto le stesse cifre.
I dati di Strategy Analytics, sono molto rilevanti e raccontano quella che fino a poco tempo fa sarebbe parsa una storia incredibile viste le differenze di target e di offerta. Samsung ha costantemente dominato per almeno tre anni questo segmento, rivolgendosi a tutte le fasce di mercato, anche la entry level, mentre Apple aveva fatto scelte diverse, puntando alla fascia alta. Questo ha prodotto effetti sul piano del fatturato, con Cupertino largamente davanti a Samsung, ma i numeri sulle unità davano ragione alla concorrente. Ora invece, sia per le perdite di quota nella fascia entry level e media da parte di Samsung, causa l’arrembanza in Cina di aziende come Huawei e soprattutto Xiaomi, alla storica sudditanza, sempre per quanto riguarda i numeri, dell’azienda di Seoul nei confronti di Apple per la fascia top di mercato e all’arrivo ancora di Apple, in nuovi segmenti (i phablet), la situazione è cambiata.
Tutte e due le aziende sono al 19,6%, con Samsung che arretra e passa da 86 milioni e 74,5 milioni di dispositivi, ed Apple che passa da 51 a 74,5 milioni. Questo accade con Cupertino che ha sì ampliato la sua offerta, ma sono ancora solo quattro i modelli di iPhone sul mercato, mentre l’azienda sudcoreana continua a stare sul mercato con una selva di versioni di smartphone, alcune anche molto più economiche e di fascia medio-bassa. Il risultato in termini economici è un crollo, come spiegheremo in un altro articolo, dei profitti di Samsung che ora valgono solo il 7,5% di quelli fatti registrare da Apple.
Tra gli altri dati rilevanti e le considerazioni di Strategy Analitycs, si segnala il calo anno su anno di Samsung dell’8%, in un contesto dove il mercato sale di quasi il 30%, un declino neppure troppo lento. Per i coreani ora c’è ora il rischio di verdersi avvicinare anche l’intero anno solare in corso se non riuscirà ad invertire il trend. Ricordiamo, come si vede dalla tabelle, che Apple aveva già ridotto moltissimo la sua distanza da Samsung nel corso del 2014. La differenza di dispositivi venduti nel 2013 era stata di 167 milioni a favore di Samsung, durante il 2014 è stata di 127 milioni. Secondo Strategy Analytics la situazione potrebbe costringere Samsung ad acquisire BlackBerry per acquisire tecnologie, differenziare l’offerta e respingere l’avanzata dei concorrenti Apple ma anche la citta Xiaomi (in rapida ascesa anche se non figura nelle statistiche). che rappresenta una pericolosa concorrente sul mercato cinese visto che è in grado di offrire valide alternative a basso costo.
Meno pericolosi, almeno su scala mondiale (il discorso su base nazionale è diverso), Huawei e Motorola-Lenovo, con una quota di mercato pari a poco più del 6%, circa 24 milioni di smartphone venduti nell’ultimo trimestre dell’anno appena concluso. Ma al momento non c’è nessuno tra i grandi produttori che non possa in qualche modo far paura a Samsung, per un motivo o per l’altro.