Cinque anni dopo la pubblicazione della famosa lettera aperta di Steve Jobs intitolata “Pensieri su Flash” in cui erano illustrati sei punti per i quali Apple non avrebbe implementato Flash sui suoi dispositivi, anche YouTube ha finalmente deciso di mollare la tecnologia Adobe e per default tutti i video verranno riprodotti tramite HTMl5.
Già da tempo era possibile selezionare il player di default di YouTube ma dalla versione desktop del browser era necessario chiedere l’uso del player HTML5 se non questo non era utilizzato per impostazione predefinita dal proprio browser. Tutti i moderni browser (Safari, Firefox, Opera, Chrome, Explorer e altri) supportano video in HTML5 e il codec video H.264.
Richard Leider, engineering manager di YouTube spiega la scelta e la definisce “un critico passo in avanti”, culmine di quattro anni di lavoro e sfruttabile appieno anche grazie d aggiunte nelle specifiche HTML5 video. Le estensioni MSE (MediaSource Extension), in particolare, permettono di aggiungere flussi audio e video HTML5 ai siti Web senza necessità di plug-in o server specifici. Dal punto di vista tecnico, API specifiche permettono di memorizzare nel buffer e riprodurre file di streaming da quasi tutti i server Web HTTP.
YouTube ha dichiarato come “deprecate” le API Flash spiegando che al loro posto si deve usare il più recente sistema iframe. Non è ancora chiaro quando, ma è ovvio che alla fine Flash non sarà più supportato da YouTube.
Merito della morte di Flash è in gran parte anche da attribuire all’enorme diffusione dei dispositivi iOS e nella testardaggine di Jobs nel non voler integrare il supporto a questa tecnologia in iPhone e iPad. Il defunto CEO di Apple, all’epoca spiegava come Flash fosse una tecnologia proprietaria e in quanto tale non inerente al web e alla sua fruizione, ed evidenziava gli enormi problemi di affidabilità, sicurezza e performance che da sempre sono stati il tallone di Achille della tecnologia Adobe (non passa mese senza che siano scoperte nuove vulnerabilità in Flash). Altre debolezze evidenziate all’epoca da Jobs erano: l’eccessivo consumo della batteria e l’assenza di specifiche funzionalità pensate per i dispositivi Touch. “Flash è stato creato nell’era del PC – per i PC e i mouse” concludeva Jobs, “ma l’era mobile è incentrata su dispositivi a bassa potenza, interfacce tattili e standard web aperti; tutte aree in cui Flash non da il meglio di sé”.
All’epoca il CEO di Apple (criticato da alcuni) mandava un chiaro messaggio ad Adobe e a tutti gli sviluppatori: “I nuovi standard aperti creati nell’era mobile, come HTML5, vinceranno sui dispositivi mobile (e anche sui PC). Forse Adobe dovrebbe concentrarsi di più per creare grandi strumenti HTML5 per il futuro, e meno nel criticare Apple per essersi lasciata il passato alle spalle”.