Il Patent & Trademark Office statunitense ha pubblicato all’inizio di questo mese un brevetto (“Touch Free User Recognition Assembly for Activating a User’s Smart Toilet’s Devices”) che riguarda una smart toilet, in particolare si tratta di un dispositivo in grado di identificare l’utente senza premere nulla (“toch free”) e di personalizzare le impostazioni di vari parametri sfruttando per il riconoscimento il sensore Kinect di Microsoft.
Come sa bene chi conosce i famosi water giapponesi, c’è tutto un mondo intorno al rituale dei bisogni fisiologici. Nel brevetto dedicato alla smart toilet si spiega che il riconoscimento dell’utente consente di impostare in automatico preferenze quali: il riscaldamento dell’asse, l’impostazione della stazione radio preferita, la temperatura del getto d’acqua per la pulizia e la funzione bidet e tanto altro in grado di trasformare la “seduta” in un momento di piacere e relax.
Sensori dedicati sono in grado di riconoscere il sesso di chi sta utilizzando la smart toilet attivando specifiche funzioni dedicate al “procedimento di evacuazione” con l’attivazione di specifiche funzioni per la pulizia e l’igiene personale. In poche parole il sistema dopo aver identificato l’utente farà tutto da solo.
Nel brevetto si parla di possibili strade future descrivendo meccanismi per il riconoscimento di odori, onde cerebrali, la voce dell’utente. Forse in futuro il water sarà in grado di dare consigli e suggerimenti dopo avere esaminato occhi, espressione facciale, analizzato urine e feci: un sogno… o un incubo?