Le popolazioni batteriche che abitano e animano i nostri smartphone e tablet sono un pensiero insostenibile, quasi da brividi, viste le recenti dichiarazioni e le fotografie rese disponibili dall’università Università del Surrey (Regno Unito). Ma c’è chi ci sta già pensando da oltre un anno: è la società AlmaPlasma Srl, spin-off accademico dell’Università degli Studi di Bologna. AlmaPlasma ha presentato PlasMI, il progetto cui sta lavorando all’ultima edizione di Smau a Milano in ottobre. Ora la startup emiliana continua a lavorare ad un sistema al plasma per la disinfezione di tablet e smartphone.
PlasMI è il primo dispositivo per la pulizia e la disinfezione di smartphone basato sulla tecnologia plasma e atmosfera fredda. PlasMI funziona grazie alla reazione dei batteri agli UV prodotti dal plasma: questo garantisce un’efficacia antimicrobiologica in meno di dieci minuti. “Gli smartphone sono dei dispositivi indispensabili per la professione e per la socializzazione, ma sono utilizzati di frequente e sono caratterizzati da una forte presenza di batteri.
Gli studi, sempre più numerosi sulla questione, mettono in luce il ruolo potenziale che gli smartphone potrebbero avere nella diffusione di malattie – spiega Vittorio Colombo, presidente di AlmaPlasma Srl. PlasMI offre la possibilità di eliminare il 99,9 per cento dei batteri in dieci minuti (capacità testata sui batteri più comuni trovati su smartphone, come lo stafilococco aureo e l’E. coli), è stato progettato per i più comuni smartphone, ha dimensioni compatte ed è facile da utilizzare ed è operativo anche con l’energia solare.
AlmaPlasma sviluppa, produce e commercializza soluzioni tecnologicamente avanzate nel campo dei plasmi termici e dei plasmi non-termici a pressione atmosferica, valorizzando l’esperienza nel settore maturata dal Gruppo di ricerca di Applicazioni Industriali dei Plasmi (AIP) dell’Università di Bologna in oltre venti anni di ricerca nel settore.
Nell’ambito dei plasmi termici, AlmaPlasma offre servizi di modellazione, scaling-up di processo e progettazione di componenti e sorgenti plasma nel campo del taglio e saldatura ad arco plasma, della sintesi di nanomateriali, del trattamento e inertizzazione di rifiuti pericolosi e delle applicazioni metallurgiche. Nell’ambito dei plasmi non-termici a pressione atmosferica sono progettate e commercializzate diverse sorgenti di plasma per applicazioni in ambito industriale (sterilizzazione, attivazione e modifica di superfici plastiche, polimeriche e metalliche) e biomedicale (biocompatibilizzazione di superfici, terapie per ulcere e ferite croniche).