La campagna di informazione sull’Ebola promossa dall’Unicef passerà da un’app: sarà lanciata lunedì l’applicazione attraverso la quale le persone che sono riuscite a sopravvivere all’ebola nell’Africa Occidentale potranno raccontare la loro storia. La campagna si chiama #SurvivedEbola (lo riporta la NBC in questo articolo), verrà presentata e sostenuta da Unicef ed è finanziata dalla fondazione di Paul Allen, cofounder di Microsoft all’interno del suo progetto per combattere la malattia in cui ha impegnato circa 100 milioni di dollari.
L’epidemia di ebola che si sta affrontando soprattutto in Guinea, Sierra Leone e Liberia, è la peggiore mai registrata: la febbre emorragica ha ucciso più di 7900 persone, oltre 20mila ne sono state infettate e il virus continua a diffondersi. Chi è sopravvissuto, spesso vive il disagio del rifiuto della propria comunità o della difficoltà di reinserirsi nella vita sociale. Proprio i sopravvissuti alla malattia saranno protagonisti della campagna: coloro che sono guariti dall’ebola in Guinea, Sierra Leone e Liberia riceveranno – se si dichiareranno disponibili ad aderire alla campagna – uno smartphone dal qualche avranno accesso all’app dedicata alla campagna attraverso la quale potranno documentare la propria storia e condividerla.
L’informazione sulla malattia passerà dal digitale, oltre che dall’impegno che tanti medici, operatori sanitari e volontari missionari ci mettono nel curare e nell’aiutare le popolazioni colpite ad affrontare la malattia. Sono già molti i sopravvissuti che hanno detto sì a questa campagna tutta digitale. Chissà se anche il medico italiano che è guarito dall’ebola e che ha dichiarato di voler tornare in Sierra Leone (oltre che di aver comunicato durante la malattia con i suoi familiari tramite iPad), aderirà alla campagna per raccontare la propria storia.