Secondo quanto riportato da Reuters, Xiami nel 2014 avrebbe raggiunto i 12 milioni di dollari di fatturato (11,97 miliardi per la precisione) un incremento di oltre il 135 per cento rispetto al 2013; le cifre vengono direttamente dal CEO Lei Jun, che ha reso nota la cifra sul suo micro blog personale su Sina Weibo. Xiaomi avrebbe venduto un totale di poco più di 61 milioni di telefoni nel 2014, in crescita del 227 per cento rispetto all’anno precedente.
Il CEO non ha fornito una cifra relativa ai profitti, anche se secondo alcune voci circolanti verso fine delle scorso dicembre l’azienda avrebbe recuperato profili molto risicati, vista la tendenza a vendere smartphone a prezzi molto competitivi e spesso con margine limitato. Lei ha aggiunto che la crescita nel mercato degli smartphone in Cina rallenterà nel 2015 e che l’azienda si concentrerà verso la sua espansione oltre i confini cinesi, che fino ad oggi ha goduto di minor successo rispetto a quanto raccolto in patria.
Xiaomi può essere considerato ormai il terzo produttore di smartphone al mondo in termini di vendite, dietro a Apple, Samsung Electronics, entrambe già superate in Cina. Recentemente Xiaomi ha raccolto altri 1,1 miliardi di finanziamento, entrate che hanno portato l’azienda a 45 miliardi di dollari di valore, che la collocano al di sopra di qualunque “start-up” attiva al momento e prospettano un futuro molto roseo.