Stando a quanto riporta un giornale del Sol Levante, la corte distrettuale di Tokyo ieri si è occupata della fase introduttiva di un processo civile che vede contrapposte Shimano Manufacturing e Apple.
L’azienda giapponese (specializzata nella produzione di parti meccaniche) ha denunciato Apple per la presunta violazione di un brevetto. La società con sede a Tokyo, chiede alla Casa di Cupertino 8.5 milioni di dollari per avere infranto il brevetto relativo a un componente di precisione integrato nelle giunture degli alimentatori dei portatili della Mela.
Apple ha contestato le accuse, negando anche di avere usato il suo potere sul mercato per controllare Shimano, sostenendo che è il subappaltatore giapponese a essersi comportato in modo irragionevole nel corso della partnership commerciale. Secondo le notizie che arrivano dal Sol Levante, Shimano vuole – tra le altre cose – un risarcimento per violazione delle leggi antitrust, poiché, a suo dire, Apple avrebbe usato la sua posizione dominante per chiedere sconti e ottenere rimborsi su componenti di precisione.
I legali della Mela hanno argomentato di lavorare con Shimano sin dal 2005 per sviluppare un componente del cavo di alimentazione, ma questi avrebbero cominciato a volersi distaccare dalla partnership nel 2011, registrando un brevetto senza l’autorizzazione di Apple. Per aggirare l’ostacolo del brevetto registrato, Apple avrebbe nel 2012 annullato gli ordini a Shimano, ottenendo il componente in outsourcing da altre parti; secondo Shimano questi ultimi non erano altri che suoi subappaltatori.
Dopo aver protestato con Apple, quest’ultima avrebbe richiesto un forte sconto per continuare ad acquistare i componenti. A suo dire Shimano sarebbe stata “costretta” a soddisfare le richieste della Mela, rimborsando 1.59 milioni di dollari; nonostante questo gli ordini sarebbero rimasti bassi, giacché Apple avrebbe lo stesso continuato a servirsi di subappaltatori esterni.
La denuncia di Shimano è stata presentata ad agosto di quest’anno, contestando anche le richieste di sconto, giacché queste violerebbero leggi antitrust che impediscono alle società di abusare della loro posizione dominante. Come già spiegato, Shimano ritiene che Apple abbia violato il suo brevetto, affidando a terzi la produzione di un componente per il quale avrebbe, invece, un diritto esclusivo.