Ci sono nuovi sviluppi per quanto riguarda il recente attacco hacker ai server Sony Pictures. Come noto, un gruppo che si firma “#GOP” aveva pubblicato un messaggio affermando che dati riservati erano stati sottratti, minacciando di rivelare pubblicamente quanto scoperto se la società non avesse soddisfatto non meglio precisate richieste. Si è scoperto in seguito, tra le altre cose, il furto di film che devono ancora arrivare in sala e ora pare siano state inviate delle mail con minacce ai dipendenti. Tra il materiale sottratto dai computer Sony, vi sono infatti notevoli quantità di dati concernenti i dipendenti: email, social security (un ID che consente in USA di identificare i cittadini in modo univoco), password, indirizzi, dettagli sulle buste paga e controlli aziendali sui precedenti penali di migliaia di dipendenti.
Alcuni di questi dati sarebbero stati diffusi usando meccanismi di file sharing (parliamo di dati relativi a oltre 47 mila persone tra impiegati, attori e altri che hanno lavorato o lavorano per Sony).
Una mail inviata ai dipendenti Sony intima in modo generico di aderire all’attacco, minacciando anche i familiari. Nel frattempo l’FBI sta indagando ma il danno, soprattutto di immagine, ormai è fatto: non è la prima volta che la società lamenta questi problemi. Più volte negli anni passati la società è stata presa di mira, compreso un clamoroso attacco nel 2011 alla divisione che si occupa della distribuzione di film.