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Bill Fernandez, il primo dipendente Apple: «Così presentai Wozniak a Jobs»

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L’amicizia che ha portato alla nascita del Mac e indirettamente di iPhone, iPad e tutte le invenzioni di Apple, è nata per caso di fronte ad un secchio con shampoo per autovetture. Questo uno degli episodi inediti raccontati da TechRepublic e frutto di una lunghissima raccolta di informazioni su Bill Fernandez, il primissimo dipendente di Apple, assunto nel 1977. Fernandez (che ebbe il tesserino aziendale numero 4) è una figura poco conosciuta, ma ha aiutato a costruire i primi Apple I e Apple II ed è la persona che ha presentato Wozniak a Steve Jobs. Nell’articolo si parla del lavoro a fianco di un giovanissimo Jobs, dei primi giorni alla Apple, illustrando alcuni interessanti e inediti aneddoti.

Fernandez, cresciuto nel cuore della Silicon Valley, ha frequentato le scuole medie con Steve Jobs, descritto come “nerd, asociale e intellettuale”, qualità che permisero ai due di diventare subito amici. “Eravamo entrambi non interessati a cose superficiali su cui altri ragazzi basano le loro relazioni” dice Fernandez, “non avevano particolare interesse nel condurre vita frivola per essere accettati, e dunque non avevamo molti amici”.

Jobs passò un bel po’ di tempo a casa di Fernandez, stabile che sua madre aveva arredato con un “meticoloso stile giapponese”, ambiente che secondo Fernandez ha influenzato l’interesse di Jobs nello stile minimalista.

Fernandez era anche amico di Steve Wozniak e fu lui a presentare i due futuri fondatori della Mela. L’incontro, spiega Fernandez, avvenne mentre Wozniak lavava una macchina nel cortile di casa e lui e Jobs passavano di fronte alla sua abitazione. La stretta di mano che cambiò per sempre la storia dei computer avvenne quindi per caso e per l’intercessione di un personaggio misconosciuto senza il quale non ci sarebbe, forse, stato nulla di tutto quel che abbiamo visto fino ad ora.

Dopo la nascita di Apple, Fernandez fu assunto come tecnico elettronico diventando il primo impiegato dell’azienda, indossando il prestigiosissimo tesserino numero quattro. Quanto prestigioso, si comprende sapendo che il numero uno era Wozniak, il numero due Jobs e il numero tre Makkula; in pratica solo i due fondatori di Apple e la persona che con i suoi soldi ha reso possibile la fondazione della società, avevano un tesserino con un numero più basso di Fernandez.

Nel corso del suo lavoro in Apple, Fernandez si è occupato di disegnare lo schema elettronico dell’Apple II funzionante, eseguendo il reverse engineering del design di Wozniak che era geniale ma anche non troppo preciso, permettendo la standardizzazione della produzione. “Quando Woz progettava qualcosa, molto del design era nella sua testa” racconta Fernandez; “La sola documentazione di cui aveva bisogno erano poche pagine di note e bozze di schemi che gli ricordassero l’architettura generale e parti complesse. La società aveva bisogno di uno schema dettagliato che mostrasse tutti i componenti e come esattamente questi dovessero essere collegati tra loro”.

Man mano che la popolarità di Apple cresceva, furono assunti nuovi impiegati, sino ad arrivare all’’offerta pubblica iniziale per entrare nel mercato azionario. Nonostante fosse uno dei primi impiegati, Fernandez, con l’incarico di tecnico, non riuscì a ottenere e/o non gli furono proposte stock option (titoli). “Non vi era un percorso di crescita per me” dice, spiegando che divenne annoiato e insoddisfatto del lavoro.

Senza alcuna prospettiva di crescita, Fernandez lasciò la Apple 18 mesi dopo l’assunzione. Dopo aver passato del tempo in Giappone, ritornò tempo dopo come membro del technical staff per lavorare al primo Macintosh. Benché non avesse ottenuto un pacchetto azionario, ricevette uno stock da Woz che volle darlo a lui e altri impiegati “storici” come ad esempio Chris Espinosa e Daniel Kottke.

Nel team di sviluppo del Macintosh, Fernandez è rimasto dodici anni e si è occupato di moltissime cose, collaborando, tra l’altro, anche alla nascita di Hypecard, delineando alcuni aspetti fondamentali del Finder, lavorando al porting di QuickTime su Windows.

L’articolo dice molto altro, e benché incentrato sulla figura di Fernandez, è denso di episodi molti dei quali d’interesse generale per la storia di Apple e vale la pena di essere letto.

Bill Fernandez con l'Apple I
Bill Fernandez con l’Apple I

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