Nonostante il trackpad ed i touchpad dei notebook siano un’ottima soluzione per controllare il cursore di Mac e PC in mobilità, il mouse ancora oggi riesce a garantire quel livello di confort e precisione che, specialmente durante un utilizzo prolungato, non ha eguali. Parte da questo presupposto il lancio del Pen Mouse che troviamo su Amazon, venduto da Andoer. Questo accessorio prova a rivoluzionare il concetto di Mouse o, meglio, di farlo tornare indietro nel tempo, quando tutti noi prima del mouse abbiamo imparato ad usare una penna, un fattore di forma quasi interiorizzato perchè è questo il primo strumento di comunicazione che la nostra mano “conosce”.
Il Pen Mouse, come dice il nome, sembra un “pennarellone”, con al posto della puntae un proiettore Laser che fa da rilevatore del movimento. Quel che dovremo fare sarà puntare il mouse su una superficie, impugnandolo come una penna, e muoverlo per spostare il cursore. Per click e scorrere le pagine, serviranno tasti e rotelle che sono collocate sui lati. Fin qui il principio. Vediamo ora come si presenta nel dettaglio e come va.
Penna-mouse di Andoer, com’è fatta
Custodita all’interno di una semplice scatola in cartone, la penna-mouse viene venduta insieme ad un piccolo ricevitore per gli infrarossi USB ed uno stand in plastica che permette di riporla in posizione verticale quando non la si utilizza. La penna misura 13,5 x 2 x 1,3 centimetri e pesa soltanto 17 grammi, 23 grammi se consideriamo la batteria mini stilo AAA non inclusa nella confezione ma necessaria per il funzionamento. Il principale punto di forza di questo accessorio è infatti la leggerezza: in mano sembra di non sentirla neanche dopo svariate ore di utilizzo. Ciò è premesso dalla plastica utilizzata, apparentemente di buona qualità ma sorprendentemente resistente: è impossibile piegarla senza spezzarla, anche se la leggerezza potrebbe far pensare il contrario.
Il modello che abbiamo provato è quello con il corpo in rosso metallizzato – eventualmente è disponibile anche in blu o nel più classico grigio – dove sono presenti tre tasti e la rotella per lo scorrimento: il tasto centrale, quello più vicino alla punta, corrisponde al click sinistro, quello sul lato sinistro corrisponde al click destro mentre il terzo pulsante permette di passare da 500 a 1000 dpi e viceversa. La rotella può essere utilizzata per scorrere verso l’alto o verso il basso all’interno di Safari o altri programmi che supportano tale gesture e, a differenza di quella dei recenti mouse, non è cliccabile. Collegando il ricevitore USB potremo installare i driver ma, almeno stando ai nostri test su MacBook con OS X Yosemite ed un notebook HP con Windows 8, non è necessario in quanto come qualsiasi altro mouse è Plug and Play. Sul retro è infine presente un interruttore ON/OFF che permette, per l’appunto, di accendere o spegnere il pennino-mouse, mentre sulla punta troviamo i LED infrarossi che, entrando a contatto con una superficie, permetteranno di spostare il cursore.
Penna-mouse di Andoer, come funziona e test sul campo
E’ sufficiente collegare il ricevitore ad una porta USB ed accendere la penna, previo inserimento di una batteria AAA sufficientemente carica, per cominciare ad utilizzarla. Come anticipato infatti non è obbligatorio installare alcun software se non si intende invertire i tasti o aggiungere una funzione al terzo che, almeno per chi scrive, è risultato scomodo durante l’utilizzo. Come una qualsiasi penna, va impugnato come da immagini: è importante che la punta tocchi sulla superficie di scorrimento dove, come per qualsiasi mouse ottico, non è obbligatoria la presenza di un tappetino.
Non è necessario tenere la penna perfettamente perpendicolare: inclinandola leggermente a sinistra o destra, mettendosi quindi più comodi con le mani, funzionerà ugualmente e senza perdita di segnale. Indicativamente non bisogna superare i 15-20 gradi di inclinazione, oltre i quali il LED perderà contatto con la superficie di scorrimento. E’ necessario prendere la mano con la penna-mouse che di fatto si utilizza in maniera sostanzialmente diversa dal classico mouse: tuttavia bastano 10 minuti per prendere dimestichezza con lo strumento e beneficiare dei vantaggi che uno strumento così piccolo e leggero porta con sé. Chi scrive ha preso totalmente confidenza in meno di una settimana, periodo che possiamo considerare necessario per apprezzare a pieno la penna-mouse di Andoer. Il click sinistro e destro, così come lo scorrimento sulla superficie risultano naturali visto che siamo effettivamente abituati a scrivere e disegnare con matite e pennarelli fin dalla tenera età.
Come anticipato, l’unico tasto difficile da raggiungere è il terzo, quello per cambiare la velocità del puntatore che troviamo sopra la rotella: interagire con questo comporta spostare la mano e perdere quei preziosi attimi che rallentano l’utente, anche se, vista la funzione alla quale è associato, difficilmente verrà premuto più volte durante una sessione di lavoro. Il click sinistro e destro sono invece stati posizionati in punti strategici che facilitano l’interazione, rendendo l’utilizzo ancora più naturale. Il click è appena percettibile, lontano quindi dai clack fastidiosi dei mouse di bassa qualità, inoltre l’interazione con la rotella può avvenire sia mentre si utilizza la penna in modalità “classica”, sia sollevandola dalla superficie di appoggio: in pratica è possibile aprire un documento di testo, magari durante una presentazione con proiettore, ed allontanarsi dal computer scorrendo verso l’alto e verso il basso a distanza con il pennino sollevato. La distanza di operatività di circa 10 metri dal ricevitore, sufficiente quindi per utilizzare la penna anche in situazioni simili a quella appena descritta e non solo. Infine, la base di appoggio è comoda ma abbiamo constatato che si è ancora più veloci semplicemente appoggiando la penna sulla scrivania senza doverla infilare in verticale sull’apposito incastro.
Conclusioni
Superata la fase iniziale che ci impone di prendere confidenza, è difficile non innamorarsi di questo nuovo sistema che rende l’utilizzo del computer ancora più naturale. La durata della batteria varia in base all’utilizzo che se ne fa, in media dai 2 ai 5 giorni con una sola carica; quando sta per scaricarsi saremo avvisati da un segnale acustico e come detto, è sufficiente utilizzare una batteria ministilo AAA, anche ricaricabile. E’ comodo anche per disegnare vista la possibilità di dimezzare i dpi (da 1000 a 500) che aumentano la precisione anche se non sostituisce il feedback di una tavoletta grafica dove, chi ha avuto modo di provarle o ne è in possesso sa bene che, oltre a riconoscere i livelli di pressione, può istantaneamente spostare il cursore sul punto in cui si fa “saltare” il pennino, cosa che la penna-mouse di Andoer, essendo concepita per sostituire il classico mouse, non fa. Cercando il pelo nell’uovo forse avremmo preferito avere una batteria integrata con caricamento tramite microUSB, anche se con le batterie AAA ha vita praticamente illimitata in quanto, una volta scarica o terminati i cicli di vita di una ricaricabile, è sufficiente sostituirla con una nuova. Va anche detto che il fatto che sia necessario usare in ricevitore USB nel computer, rende meno comodo l’uso della penna. Probabilmente una versione Bluetooth farebbe fare un ulteriore salto di qualità a questo prodotto.
Prezzo al pubblico: Il wireless optical pen mouse di Andoer è in vendita su Amazon a 12,99 euro spedizione inclusa.
Pro
- Maneggevole e scorrevole
- Rende l’utilizzo del mouse più naturale
- Funziona anche se leggermente inclinata
- Possibilità di passare da 500 a 1000 dpi (e viceversa) con un tasto
- Molto leggera
Contro
- Bisogna abituarsi al nuovo modo di usare il mouse (basta qualche giorno)
- nNon ha una batteria integrata ricaricabile tramite microUSB (funziona con ministilo AAA)
- Occupa una USB sul computer per il ricevitore
- Il terzo tasto è scomodo da raggiungere
