Sono Palm e Rim i due principali obbiettivi di mercato di iPhone. Su questo concordano non solo Jobs che li ha più volte citati nel suo keynote, e gli osservatori, ma anche gli investitori. La prova? I dati che arrivano dalla borsa americana e canadese.
Se, infatti, appena dopo la presentazione del telefono le azioni di Cupertino balzavano alle stelle chiudendo, come specificato già ieri, molto vicini ai massimi storici con una crescita di oltre il 9%, quelle di Palm e di Rim precipitavano. Alla fine della giornata Rim, che produce i ben noti Blackberry, perdeva il 7,7% alla borsa di Toronto e il 7,9% al Nasdaq; a Palm andava solo leggermente meglio con un calo del 5,69%.
Ma anche Nokia e Motorola, altre due società che contano molto sulla telefonia, hanno perso terreno anche se non in maniera così evidente con cali rispettivamente dell’1,32 e dell’1,83%.
La ragione per cui sono stati Rim e Palm a pagare maggiormente il debutto ell’iPhone è nel target di mercato del cellulare di Apple. Lo Smartphone di Cupertino va infatti ad occupare una nicchia, quella dei dispositivi di comunicazione per il pubblico consumer, su cui Palm e Rim contano in maniera essenziale per incrementare il loro business. In aggiunta a questo nessuna delle due società ha delle alternative in altre fasce di mercato, come invece hanno Nokia e Motorola. Insomma gli investitori pensano che Apple con iPhone possa se non mettere fuori gioco certo rendere la vita molto difficile a chi si confronterà direttamente con esso.