Mentre Microsoft e partner stavano investendo somme consistenti per sviluppare quello che poi è diventata la piattaforma Tablet PC (le prime apparizioni dei Tablet risalgono al 2000 e 2001) , Steve ha sguinzagliato i propri ingegneri per creare una tecnologia touch screen simile e concorrente inoltre, trattandosi di Apple e Steve Jobs, migliore. Il risultato ottenuto dagli ingegneri fu mostrato a Jobs il quale rimase così eccitato dal prototipo che si convinse di avere tra le mani le basi di un nuovo incredibile prodotto. A raccontare l’episodio che si può considerare l’inizio della storia, ancora molto breve, del telefono Apple, è il
Time Magazine, che pubblica oggi un interessante articolo sul cellulare e sulle sue origini e il suo funzionamento.
All’inizio era il cellulare
Al giornalista che lo intervista in occasione, Steve Jobs dichiara: ‘Tutti odiano il proprio telefonino e questo non va bene. Esiste un’opportunità in questo campo’. à stato così che Jobs ha deciso di mettere al lavoro un team con lo scopo di creare un progetto rivoluzionario, completamente diverso da tutto quello che abbiamo visto e siamo abituati a usare e, trattandosi di Steve e di Apple, migliore
I progettisti sono partiti dal frontale di un iPod per togliere subito i tasti e la rotella sensibile al tocco, rimpiazzando il tutto con un grande, extra lucido schermo LCD. Guarda caso si trattava proprio di quello schermo sensibile al tocco sviluppato qualche tempo prima
Interfaccia rivoluzionaria
L’eliminazione dei pulsanti ‘fisici’ in iPhone, onnipresenti su cellulari, smrtphones e anche nei PDA phone, implica che l’interfaccia non è più rigida, fissa come lo è stata fino a oggi e per di più indipendentemente dal programma utilizzato. Grazie al software Apple ora lo schermo visualizza solo ed esclusivamente i controlli necessari per l’applicativo in esecuzione. Così quando dobbiamo comporre un numero di telefono lo schermo mostra il tastierino numerico. Quando scegliamo un brano di iTunes abbiamo a disposizione l’elenco richiesto oppure, in modalità cover album, la miniatura delle cover tra cui possiamo sfogliare quella desiderata semplicemente utilizzando l’indice, proprio come facciamo quando sfogliamo le pagine di un libro. Quando servono altri tipi di tasti e controlli, lo schermo li visualizza.
Ancora, se desideriamo guardare un film o una fotografia a schermo pieno i controlli semplicemente spariscono.
Per poter lavorare con applicazioni vere e non le versioni ridotte e semplificate spesso disponibili per dispositivi tascabili, Apple ha integrato in iPhone una versione speciale di Mac OS X per supportare la navigazione sul Web tramite Safari e il software per la gestione delle email. Oltre all’antenna per le comunicazioni con la rete di telefonia mobile, sono state integrate anche antenne per Wi-Fi e Bluetooth, più i sensori per il rilevamento della luce ambiente, quello per l’orientamento del terminale, infine quello per rilevare la vicinanza o meno del viso dell’utente.
Tutto questo permette cose mai viste prima: il passaggio dalla visualizzazione orizzontale (landscape) oppure verticale (portrait) a seconda di come è impugnato iPhone, il tutto senza premere un tasto con il pennino. Lo schermo è in grado di regolare automaticamente la luminosità a seconda della luce che ci circonda. Quando rispondiamo a una chiamata iPhone disattiva l’illuminazione dello schermo per risparmiare energia e, allo stesso tempo, disattiva lo schermo sensibile al tocco per evitare selezioni accidentali e indesiderate, Infine quando allontaniamo il telefono dall’orecchio dopo aver parlato, la chiamata viene chiusa.
Una volta stabilite le caratteristiche e le funzionalità fondamentali del futuro iPhone il progetto, racconta ancora il Times, é passato nelle mani di Jonathan Ive, il designer che guida lo stile Apple dai tempi del primo iMac.
iPhone è sottoposto allo stesso processo che hanno prima subito iPod, iPod Nano e tutti i computer della mela: miniaturizzazione delle dimensioni e ricerca dell’essenziale per quanto riguarda l’aspetto esteriore. Ad operazione avvenuta lo spessore è di un soffio superiore al centimetro, l’aspetto pulito, nessun elemento estraneo è rintracciabile comunque si impugni o si osservi il dispositivo.
Il ristretto manipolo di cronisti che per primi hanno avuto la fortuna di impugnare e provare la novità Apple sono sorpresi di come le linee pulite, l’aspetto essenziale di iPhone richiamino alla mente l’idea di perfezione e di archetipo platonico e, allo stesso tempo, offrano un tocco e una maneggevolezza piacevoli, caldi, qualcosa che vive di vita propria e di assolutamente ergonomico. L’esatto contrario dei classici cellulari!
La prova del fuoco
Il cronista impugna iPhone e inizia una chiamata: sul grande schermo compare una piacevole icona. Quando durante la conversazione entra una seconda chiamata, sullo schermo compare una seconda piacevole icona. à sufficiente toccare quest’ultima con un dito per passare alla seconda chiamata oppure, toccando il tasto Unisci Chiamate, creare all’instante una telefonata-conferenza a tre. Bello da vedere, semplice da usare.
Nella gestione degli SMS iPhone organizza i diversi messaggi come thread di conversazione. Non occorre più scorrere l’intero elenco degli SMS per cercare quello desiderato o per riprendere la conversazione lasciata in sospeso. Basta premere la piacevole icona che ricorda un piccolo oggetto prezioso per vedere in sequenza tutti gli SMS relativi allo stesso contatto o discussione. Ancora, per scrivere testo non siamo più limitati alle classiche tastiere numeriche multifunzione dei cellulari: non occorre più premere numerose volte un singolo tasto per ottenere una lettera o una punteggiatura. iPhone offre una tastiera QWERTY completa e persino utilizzabile.
Stesso discorso per le applicazioni multimediali e di collegamento Web. I filmati visualizzati a pieno schermo risultano estremamente definiti, brillanti e più grandi di quelli offerti da un iPod video. Il software per la posta elettronica è in grado di gestire allegati, immagini inserite nella mail, email in HTML, insomma tutte le funzioni che ognuno di noi è abituato a utilizzare nella posta sul computer. La versione integrata di Safari mostra le pagine Web nella loro interezza, non le snervanti versioni alleggerite e rimpicciolite tipiche di smartphone e telefonini.
Addirittura disarmante, per la sua semplicità d’uso e intuitività , l’interfaccia utente. Per sbloccare iPhone è sufficiente sfiorare con le dita la superficie dello schermo. Per ingrandire una foto o l’articolo di una pagina Web è sufficiente un doppio tocco con il dito. Per ridurre le dimensioni dell’immagine e ritornare alla anteprima è sufficiente toccare il bordo superiore e inferiore con pollice e indice infine avvicinare le due dita. Facile come il più semplice dei gesti. A differenza di numerose altre società , Apple riserva una cura maniacale, spasmodica per l’interfaccia grafica utente. ‘Rischiamo di discutere letteralmente anche su un unico singolo pixel’ La frase di Scott Forstall, vice presidente di Apple Platform Experience, non fa altro che confermare quello che tutti i fan della Mela già sapevano. Creare interfacce belle da vedere e facili da usare non è una passeggiata.
Esistono anche difetti
iPhone non è esente da difetti. Cronisti e siti Web sono in corsa per elencarli: non è possibile accedere direttamente da iPhone in iTunes per scaricare canzoni – serve sempre un computer, non è possibile la sincronizzazione senza fili con il computer tramite Wi-Fi o Bluetooth, mancano i giochi, la batteria non è rimovibile, non esiste un alloggiamento per schede di memoria aggiuntive e forse non è possibile installare altri applicativi ad eccezione di quelli realizzati e concessi da Apple.
Ognuna di queste lacune, così come tutte le caratteristiche positive viste fino a qui, deve essere esaminata a fondo quando le prime unità raggiungeranno gli scaffali dei negozi. Ma cosa altrettanto importante, Apple potrebbe fare tesoro dei primi commenti registrati dal Macworld fino al giorno del lancio ufficiale, per integrare, migliorare e sopperire i punti deboli individuati dalla stampa e dai primi utilizzatori.
La rivoluzione è già iniziata
Ciò detto fin dalla sua prima comparsa iPhone possiede tutte le qualità per dare il via alla preannunciata rivoluzione nel settore della telefonia mobile. Le funzioni che integra non sono più una versione alleggerita dei software per computer e nemmeno sono un compromesso tra funzionalità e trasportabilità . Questo vale soprattutto per le due funzioni principali di iPhone: cellulare e iPod. Per la prima volta la fusione di due funzioni in un unico dispositivo non ha dato vita a qualcosa di nuovo ma che può solo offrire una pallida imitazione di un telefonino o di un lettore MP3. iPhone è questi due ma addirittura di più.
La forza di Apple sta proprio nella grande diversificazione di competenze che risiedono tutte al suo interno, quando altre grandi compagnie, magari in grado di brillare in un solo importante aspetto, poi scadono nell’interfaccia o nella semplicità d’uso o in altri fattori comunque fondamentali.
Ora non resta che attendere le prime unità , le prime prove vere sul campo con dispositivi completi e non semplici prototipi, infine osservare come l’industria dei cellulari e della telefonia mobile assorbirà lo shock Apple. Chi adotterà la soluzione Apple di eliminare tutti i pulsanti? Quale compagnia farà la voce grossa per avere lo stesso vantaggioso e privilegiato trattamento che Cingular in USA ha riservato solo a Jobs e Apple?
Ci piace immaginare un signor Jobs oggi più rilassato, dopo la tensione e l’eccitazione del Keynote, seduto ma attivo nell’osservare i commenti le reazioni del mondo intero per la sua ultima creazione. Tranquillo e sicuro che non sarà facile imitare iPhone, protetto da una barriera legale di ben 200 brevetti depositati e dalle competenze uniche a disposizione di Apple.
[A cura di L. M. Grandi]