Durante l’edizione 2007 del CES i visitatori sono stati accolti da un gigantesco display multimediale e interattivo. Lo schermo di ben 9 metri proiettava contenuti animati di vario genere * filmati, musica, libri, immagini e fotografie * che hanno accompagnato i partecipanti durante la visita allo stand. I visitatori hanno potuto interagire con le immagini proiettate sul muro attraverso i loro spostamenti, salti, toccandole e con altri
movimenti. Ci aspetteremmo la presentazione di chissà quale diavoleria interattiva escogitata da una sofisticata software house. Invece no. à il modo veramente originale che Seagate ha scelto per rappresentare la propria idea di storage consumer: «il contenuto digitale che raccogliamo e condividiamo è parte della nostra identità ».
Viste così le cose, risulta chiaro come Seagate abbia deciso di riprendere l’idea del backup One-Touch lanciata da Maxtor nel 2001: l’utente preme un bottone e parte il backup dei propri dati. Facile, semplice, veramente utile, visto che la perdita dei dati personali di un utente consumer finisce per corrispondere alla perdita di parte della propria identità . Perdere le foto di famiglia, i documenti importanti, gli archivi digitali o i filmati dei figli è un po’ come perdere se stessi. Di qui l’orientamento di Maxtor verso il mercato consumer all’insegna del “save your life”.
Diverso l’orientamento del brand Seagate che annuncia FreeAgent, una famiglia di soluzioni per i creativi all’insegna della libertà più totale di gestione dei propri archivi. Studiate per essere disponibili in qualsiasi luogo, consentono di accedere al proprio contenuto digitale e alle informazioni del proprio desktop in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Il Seagate Internet Drive – 500 GB di sotrage online a pagamento – per esempio, è un servizio di storage online attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e consente di accedere alle proprie preferenze, impostazioni, password, preferiti, contatti e contenuti con la più totale libertà . à possibile spostare i propri contenuti ovunque lo si desideri, anche automaticamente. Ma i prodotti della famiglia Free Agent non si fermano qui: al top della gamma c’è il FreeAgent Pro – da 320 a 750 GB con interfacce FW, USB e SATA – destinato appunto al creativo che opera frequenti backup online. Il secondo modello è il Desktop – da 250 a 500 GB con interfaccia USB 2.0, destinato al mercato professionale. Infine il GO e il Go small per il mercato mobile – da 80 a 160 GB il primo a 12 GB il secondo, con interfaccia USB.
La famiglia di soluzioni FreeAgent sarà disponibile a febbraio.
[A cura di Fabio Bertoglio]