Se l’hardware Intel non è riuscito a trasformare il Mac in un PC, ci riuscirà forse il software? E’ la scommessa dei programmatori di Parallels che ad ogni nuova versione beta aggiungono e migliorano la loro creazione, per rendere quanto più vera l’esperienza (fortunatamente temporanea) di dover avere sotto le dita un computer con Windows.
Nell’attuale release provvisoria disponibile, siglata ora con l’indicazione “RC” (release candidate) si è lavorato molto sulla gestione delle porte USB 2.0 nell’ambiente virtualizzato. Mentre, in precedenza, le porte USB funzionavano solo con dispositivi in standard v.1.1, adesso vengono supportati una più grande casistica di dispositivi: hard disk esterni, scanner e palmari Palm compresi.
Sfortunatamente la iSight, così come altre webcam, continuano a rimanere escluse dal gruppo di periferiche sfruttabili; ma i programmatori fanno sapere di essere impegnati sul collegamento di dispositivi isocroni come i dongle bluetooth e le telecamere e, visti i grandi progressi di Parallels, crediamo possa trattarsi solo di attendere per un altro po’.
Il drag-and-drop tra i due ambienti, sulla stregua dell’antico VirtualPC, diventa realmente sfruttabile. Gli utenti possono trascinare i propri file da Mac OS X nel Windows virtualizzato, modificarli e registrarli direttamente da lì, senza la necessità di creare una nuova copia del file appositamente da dare in pasto al processo di emulazione.
Oltre alla possibilità di usare anche il masterizzatore interno per creare DVD e CD, si è perfezionata la modalità “Coherence” (della quale vi abbiamo proposto un chiarificante filmato) potendo collocare applicazioni Windows nel Dock o sul Desktop e usare Mela+Tab per passare da un’applicazione all’altra.
Adesso sono state risolte le sbavature grafiche dei software con interfacce non regolari, ad esempio come Windows Media Player, le quali ora si visualizzano correttamente.
La funzionalità “Transporter”, poi è quella più interessante potendo letteralmente “importare” una delle macchine virtuali create con Virtual PC, VMware Workstation o, tenersi forte, addirittura un vero PC! Un wizard si occupa del trasporto, appunto, dell’altro Windows in Parallels, evitando tutta la trafila della reinstallazione dell’OS di Redmond e relative applicazioni. Un risparmio di tempo niente male oltre che un modo per provare le prestazioni del virtualizzatore se in possesso degli altri software di emulazione.
Inoltre, se aveste già partizionato il vostro disco per l’utilizzo con BootCamp di Apple, ebbene anch’esso può diventare la base per il funzionamento all’interno di Parallels. Vengono riconosciute sia le partizioni con file system FAT32 che NTFS e, grazie ad un solo click, si può importare la configurazione già presente, evitando di dover riavviare dall’altro “lato”.
Per coloro che volessero provare direttamente il portentoso programma è sufficiente scaricare la versione di prova (attualmente la Build 3120) da questa pagina.
Per l’acquisto si può fare riferimento a quanto scrivemmo settimane fa, mentre si discute intesivamente dell’emulazione PC-Windows, della virtualizzazione e degli argomenti correlati sulle pagine del nostro forum.