Un’analisi rilevata dall’agenzia di stampa economica Bloomberg ha cercato di capire il valore di uno dei più preziosi asset della casa di Cupertino, quello che non può essere coperto dal segreto industriale o brevettato (anche se è assolutamente inimitabile). Vale a dire il suo Ceo e co-fondatore, Steve Jobs.
Quanto vale Steve Jobs? Cioè, quanto perderebbe in Borsa Apple se il suo Ceo dovesse rassegnare le dimissioni? Almeno venti miliardi di dollari, vale a dire più di un quarto del valore attuale delle azioni di Apple, secondo le odierne quotazioni alla Borsa di New York.
Non è assolutamente poco per un uomo che guadagna formalmente un dollaro l’anno (questo è quanto infatti Apple paga il suo Ceo, che a suo tempo per i primi anni dopo il 1997 è stato Ceo ad Interim o iCeo, com’era scherzosamente stato soprannominato).
“Sarebbe un disastro – ha commentato uno dei più famosi analisti di mercato che seguono le cose di Apple, vale a dire Gene Munster di Piper Jaffray – perché sarebbe praticamente impossibile da rimpiazzare”. In questo caso forse Apple potrebbe pensare a un modo per tenerselo ben stretto, magari pagandolo un po’ di più. Forse due o addirittura – perché no – tre dollari l’anno. E’ un’idea, no?